Come Kate Moss c'è solo Kate Moss

Come Kate Moss c'è solo Kate Moss

«Tutto quello che indossa fa sold out in pochi giorni». La signorina che scivola nei vestiti del tutto esaurito si chiama Kate Moss, musa tra gli altri di LiuJo. I fondatori della casa di abbigliamento sono estasiati dalla sua capacità di far vendere.
Kate, classe 1974, ha un occhio che guarda a sinistra e uno a destra, le gambe storte, i denti asimmetrici e i capelli che non hanno mai visto una messa in piega. Eppure può indossare anche uno straccio sopra un paio di stivali di gomma e le sta bene. Se poi si infila in un mini abito di Lous Vuitton di pizzo e piume, perde anche quell'aria stropicciata che si porta sempre appresso e diventa di un bon ton che neanche Grace Kelly in Caccia al ladro.
Neo sposa di non si sa che numero di fidanzato (tra i tanti spicca Johnny Deep e un altro Johnny, Doherty, che l’ha portata sulla cattiva strada), è anche mamma di una bambina. Anche se ha l’aria da perenne adolescente anche se ha quasi 40 anni.
Con trecento copertine all’attivo, la modella inglese è passata indenne da uno scandalo che avrebbe ucciso chiunque, se non lei per prima visto che era stata fotografata mentre si iniettava eroina in compagnia di quel Doherty di cui sopra. Eppure è risorta, ripulita nel sangue, un po' meno in quell'aria  così tanto «sono appena uscita dal letto» di cui è maestra. Icone fashion si chiamano, quelle come lei, nella moda. Solo che di solito sono Veneri inarrivabili come Naomi Campbell o Elle Mc Pherson che di soprannome, non a caso, faceva «The body» per la perfezione del suo corpo. Lei non è di quella bellezza lì. Non è la più bella della classe. Quella con il sorriso perfetto che illumina la notte e le gambe che fanno sognare. Lei è un finto modello. La guardi e dici: se ce la fa lei, posso farcela anch'io. E poi pazienza se le sue ginocchia ossute stanno bene con qualunque cosa. L’importante è l’illusione che comprando un paio di pantaloni di LiuJo il sedere assomigli al suo, che non è monumentale, ma piatto. Come il seno, praticamente inesistente. Eppure le hanno pure dedicato un libro. "Kate Moss Style, storia, segreti, immagini di un'icona di stile". Non che ci sia tanto da leggere nelle didascalie di Angela Buttolph. Ma c'è uno studio, accurato, di come si è evoluto lo stile della Moss che ama mixare di suo e che dà vita a ciò che indossa indipendentemente dalla bellezza o dal valore o dal pregio del capo. Ci sono quelle così, che rendono interessante il grigio e il marrone. Che si infilano un paio di pantaloni e li rendono super. Che scivolano in una gonna e resti a bocca aperta. Sono le amiche alle quali vorreste assomigliare. E poco importa che Kate Moss come amica magari non sia un granché. Però ha quel sorriso furbetto di chi te lo fa credere. Così come i suoi short con cinturone e stivali nel fango di un concerto fanno pensare che gli short stiano così a tutte (beata illusione, astenersi dai sedici anni in poi). Kate Moss detta la moda pescando dai mercatini cose che quando le vedi per strada inorridisci tanto sono orrende. Il problema è che lei può. E in questo potere sta la sua forza. Di far credere agli uomini che sia una fidanzata ideale perché a portata e alle donne il modello perfetto, sempre perché a portata. In realtà verrebbe più facile assomigliare a Grace Kelly con gli abiti e il parrucchiere e il truccatore giusto. Ma uscire dal letto vestiti come Kate Moss, beh, meglio guardarsi allo specchio prima.

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