La tv viene dopo tutto. Anche senza consigli

Qualcuno dovrebbe dirlo, a Gassman, Del Piero e soci impegnati nella pubblicità di Sky che la tv viene dopo tutto anche senza che ce lo spieghino loro. E lo sappiamo da soli, senza aspettare il loro aiuto. Chiunque preferisce andare in bicicletta con suo figlio, far l'amore con sua moglie (marito), andare al cinema o a cena piuttosto che guardare una puntata di casalinghe disperate. Oltretutto queste grandi lezioni di vita, impartite per suggerire ai telespettatori di abbonarsi a My Sky sono irritanti. Tanta saggezza, pomposità, profondità, romanticismo per dire "la tua vita viene prima di tutto" sono sprecate in uno spot. Se il messaggio arriva da un gruppo di arruolati alla causa della tv, il risultato è l'opposto di quello sperato. All'inizio uno li sta anche ad ascoltare, questi testimonial con il tono greve di chi sta per diffondere il verbo. Ma poi appunto il messaggio si sgonfia come un palloncino bucato. Oltretutto sarebbe bello se ogni sera ci fosse un film o un programma televisivo così belli da mettere in forse qualunque altra attività più piacevole della vita. Ma questa è fantascienza, anche per Sky. Se uno esce a correre, anche se piove è perché alla tv, generalista e non, non c'è niente di bello da vedere come al solito. E non perché gliel'ha detto Gassman, o la Pellegrini o la Mezzogiorno pure loro arruolate nella causa. Allora, forse, il messaggio vendita della tv che ti permette di vedere i programmi quando vuoi dopo averli registrati avrebbe senso. Ma così, viene il sospetto che Sky farebbe meglio a investire su chi è in grado di stendere un calendario di programmi degno di gareggiare con la vita anziché arruolare un tot di famosi che pretendono di dare lezioni a tutti. Anche perché ci sono altre tv, come Mtv, che su Internet danno la possibilità di vedere on demand qualunque programma quando non ci sono mogli/mariti da amare, figli da portare in bicicletta, corse da fare sotto la pioggia. E via discorrendo.

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