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Domenica 20 Febbraio 2011
Il muro tra Como e la Svizzera
non spiace al Carroccio
Il nordafrica è in fiamme e il leader della lega dei ticinesi pensa ad erigere un muro alto quattro metri che divida la Svizzera dall'Italia. Giuliano Bignasca sulla Radio della Svizzera italiana fornisce la sua personalissima ricetta per frenare il flusso dei profughi in fuga dal nordafrica: un muro lungo tutta la frontiera
Al di qua del confine la provocazione di Bignasca viene considerata per quello che è: una boutade. Chiara Braga, deputato comasco del Pd: «Deve stare attento a dare certi suggerimenti ai comaschi, perché sul lago potrebbero prenderlo sul serio», chiaro riferimento al pasticcio paratie. «Sarà anche una provocazione, ma è comunque grave - prosegue - Non si può fare un uso propagandistico di un tema reale e serio: capire come quello che sta succedendo in nordafrica si ripercuoterà sul fronte dei flussi migratori. È un argomento che merita un atteggiamento più responsabile. Mi piacerebbe che la Lega, in Italia, prendesse le distanze da simili provocazioni».
Nicola Molteni, deputato canturino della Lega, però non condanna Bignasca. Anzi: «Chi vuole difendere il proprio territorio ha il mio rispetto - afferma - In ogni caso mi sento di dire a Bignasca e agli amici ticinesi che l'Italia per fortuna non ha più Pisanu, ma un ministro come Maroni, che ha dimostrato sul tema della lotta all'immigrazione clandestina di essere stato quello che più di tutti ha sollevato il problema della caduta del muro del maghreb».
Paolo Moretti
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