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Domenica 10 Luglio 2011
Como, cartelli turistici da rifare
"Così aiutano solo a perdersi"
Rinnovati a maggio, i cartelli per guidare i turisti tra le bellezze di Como dovevano essere chiari e semplici. In realtà sono senza traduzioni per stranieri, contengono un lungo elenco di nomi illeggibili. E la gente entra nei negozi e nei bar a chiedere informazioni.
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«Ma ha visto dove è indicato il lago? Su un tombino -, ride Roberto Brumana di Ivi Oxford -. Potrebbe anche andare come cartello ma andrebbe fatto meglio». Concorda Sabrina Bianchi: «Diciamo che non è un cartello di facile lettura soprattutto per i turisti». «È confuso», conferma Luisa Galli del negozio Elité che è proprio davanti al manifesto. Massimo Rinaldo lo sta fissando. Ma non è un turista, è un pubblicitario che lavora per agenzie importanti come Armando Testa: «Guardi. A prima vista è un'unica indistinta massa grigia. Non invoglia nessuno a guardarlo». In effetti se non fosse che i commercianti hanno indicato gli errori, l'elenco delle cose da cercare è talmente sconfinato da assomigliare a una pagina del vocabolario.Dopo, forzati a guardare, si scopre che l'elenco è diviso in quattro parti. Caffè e ristoranti. Abbigliamento (seimila nomi), casalinghi (fondamentali per un turista), banche e vari. In banche e vari ci sono le farmacie e i parrucchieri. Per capirci qualcosa bisogna stare inginocchiati. «Questo manifesto è tutto un errore - elenca il pubblicitario -. Primo: non si è mai vista una mappa della città incompleta. Tutta la piantina andava disegnata. Secondo: servirebbero delle evidenziature. Chessò: farmacia e una freccia che la collega a dov'è. Poi, fondamentale, la traduzione. In inglese, tedesco e francese. Como è piena di turisti, ne stanno arrivando sempre di più, possibile scrivere tutto in Italiano?». Rissumendo:un turista dovrebbe avere la lenta di ingradimento, le ginocchia forti, capire l'italiano, essere già in grado di muoversi per la città e non aver mai bisogno di chiamare carabinieri, polizia, vigili del fuoco, 118 e varie. «Nessuno di questi numeri utili compare sui cartelli».
Anna Savini
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Il cartello contestato