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Lunedì 13 Maggio 2013
Barista ucciso a Cucciago
Le ultime ore del pirata
Carmine Cirillo, l'uomo che ha travolto e ucciso il barista sulla strada provinciale, aveva trascorso una serata girando per locali. Gli ultimi due Campari con il gin al "Senso Unico", il locale dei tifosi del basket
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Maglietta bianca, stile molto informale, il volto, come altre volte, di un rosso acceso, almeno come lo ricordano al Senso Unico di via Spinada, dietro il palazzetto dello sport dove gioca la Pallacanestro Cantù. Quasi certamente, il Senso Unico è l'ultimo bar dove è passato Cirillo prima del disastro. Faticano a ricordare se ci fossero altre persone con lui. Forse un paio d'altri sì. Anzi. Forse no. Non si ricordano bene. Venerdì sera, ora di punta. I baristi non riescono a mettere a fuoco. Difficile, a loro detta, capire se ci fossero altre persone per una bevuta di compagnia. Forse confonde il viavai. Chi entra ed esce per fumare una sigaretta. Chi si alterna al bancone per le ordinazioni. Birre alla spina. Mojito. Cuba. La bevanda preferita di Cirillo: Campari Gin. Ricetta semplice. Metà bitter e metà superalcolico. Bevuto, spesso, in una o due sorsate al massimo. Le poche volte che entrava, Cirillo non chiedeva altro. Sempre Campari Gin. Non si sedeva mai. Fisso al bancone. Capitava che Cirillo passasse al bar alle undici di sera. Almeno, negli ultimi venti giorni. Un mese massimo. Prima, nessuno l'aveva mai visto. Non guidava soltanto un Renault Kangoo.
Due pagine speciali su La Provincia in edicola lunedì 13 maggio
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