Matrimonio con foto a tempo
E chi butta il riso paga la multa
A Longone al Segrino sono stanchi di pulire il municipio dopo le nozze, perciò passa la linea dura. Niente lanci di riso nel municipio, chi sporca fuori deve pulire e per le foto nel parco non bisogna impiegare più di mezz'ora
All’interno del municipio, insomma, festa matrimoniale sì, ma con moderazione: passi qualche applauso all’uscita della sala giunta, passi uno scambio di accalorate effusioni davanti alle macchine fotografiche, ma per altre manifestazioni di partecipazione non ci sarà più spazio, lasciando questa possibilità soltanto a chi si assieperà all’esterno in attesa dei novelli sposi.
Per quanto riguarda, infatti, le unioni celebrate nel parco, non ci sarà alcun divieto: fiori, riso e qualsivoglia altro prodotto similare potrà tranquillamente essere utilizzato dai festanti, ricordandosi, ovviamente, di ripulire. Non a caso, il consiglio comunale ha voluto anche imporre una sorta di fidejussione, pari a 100 euro, per evitare che finita la festa tutti se ne vadano e il parco rimanga sporco, oppure rovinato. Tra le pieghe del nuovo regolamento approvato a Longone c’è spazio anche per qualche altra curiosità. La prima, succosa, riguarda i servizi fotografici interni all’area verde attorno alla villa municipale. Il parco, infatti, potrà tranquillamente essere usato come sfondo per gli scatti da conservare una vita, a patto però che tutto si svolga entro un massimo di 30 minuti dalla fine della cerimonia officiata dal sindaco Angelo Navoni o da chi per lui.
Oltre la mezz’ora non ci sarà più alcuna possibilità di fotografare e il giardino dovrà essere sostanzialmente liberato. Per i matrimoni previsti, ma poi non realmente celebrati (quando non anche sfumati sul più bello), non è previsto alcun tipo di rimborso: la tariffa dovuta al Comune sarà riscossa, senza previsione di alcun rimborso. Non ci sarà solo, perciò, il dolore per un amore fuggito via, ma anche il relativo pagamento di quanto pattuito. Il costo d’utilizzo del parco l’ha determinato la giunta. Per i residenti (è sufficiente che abiti a Longone uno dei due promessi sposi) la tariffa prevista è di 150 euro. Per chi, invece, arriverà in paese dall’esterno pur di sfruttare il parco comunale, è previsto un aggravio di 100 euro. La cerimonia nel verde, insomma, costerà 250 euro. Fatto il nuovo regolamento, c’è già stata una prima unione civile nel parco: il primo matrimonio dell’anno all’aperto, infatti, è stato officiato lo scorso 25 aprile. Per gli altri che seguiranno, poche regole, ma chiare. Anche per non incorrere nelle sanzioni previste per i chi non le rispetterà.
Alberto Gaffuri
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