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Domenica 06 Settembre 2009
"L'ho rivisto dopo anni
e ho deciso di ucciderlo"
Carate Urio: la confessione di Antonio Terribile, 44 anni, autoaccusatosi dell'omicidio dell'imprenditore Antonio Dubini. Il presunto assassino era un dipendente della vittima alla Satex Comojersey
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Lo odiava, ha raccontato ai carabinieri, perché aveva fatto installare sulle linee di produzione del tessuto alcune telecamere. Terribile, che all’epoca aveva 26 anni e già mostrava i primi sintomi di un’alterazione emotiva che lo avrebbe portato diciott’anni dopo fino al cancello del residence di Carate, accusò Dubini di averle installate all’unico scopo di spiare lui e il suo lavoro. Naturalmente il sistema video serviva a tutt’altro. Erano microcamere montate sulle macchine da stampa per consentire ai tecnici di controllare, anche restando a una cinquantina di metri di distanza, la regolare fuoriuscita delle pezze di tessuto, ma con il senno di oggi, quelle microcamere sulla mente di Terribile ebbero un effetto devastante.
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