Arcuri: «Chi ha avuto il Covid
sarà vaccinato per ultimo»

«Più urgente somministrare il farmaco a chi non ha contratto il virus perché non ne è immune»

In attesa che l’ente europeo del farmaco ne autorizzi la somministrazione, la macchina della Difesa si prepara a gestire la distribuzione di milioni di dosi del vaccino nell’aeroporto militare di Pratica di Mare. La base dell’aeronautica, che ha vinto al fotofinish la sfida con quella di Pisa nella scelta dell’hub principale per lo stoccaggio, sarà nel 2021 la fortezza del Paese da cui parte la nuova guerra al virus. «L’obbligo di vaccinarsi prevederebbe una norma di legge primaria. È un percorso che va fatto attraverso il Parlamento. Se dovesse esserci sarà per categorie ad alto rischio come i sanitari - riflette il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo -. Per gli altri, come un semplice pensionato, vale di più il convincimento. Personalmente riguardo alle vaccinazioni sono per un’idea un po’ più rigida».

Ciò che appare certo è che ci sarà un timing diverso a seconda delle categorie: prima gli anziani e chi lavora in Rsa e ospedali, poi la campagna di massa. «E sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune. Per chi lo ha avuto, il periodo di immunità si concluderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati anche loro. Ma non saranno i primi e neppure i secondi», spiega il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri assicurando che «tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, potranno essere sottoposte alla vaccinazione. Quindi anche i migranti, che hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani».

Se non ci saranno ostacoli dell’Agenzia europea per i medicinali, «tutti potranno vaccinarsi e gratuitamente», ripete il Commissario. Ma avverte la virologa Ilaria Capua: «Non sarà un “liberi tutti”: richiederà dei mesi e bisognerà continuare a indossare la mascherina, altrimenti chi non è ancora vaccinato potrebbe infettare gli altri».

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