Fannullone scoperto a Cantù
«Se ha sbagliato paghi»

Dipendente comunale pizzicato a pagare le bollette in orario di lavoro, con l’auto di servizio in divieto. La Cgil: «Noi non scarichiamo nessuno, però se ha fatto abusi dovrà risponderne». La Rsu invece tace

Il sindacato non abbandona nessun lavoratore a se stesso. Ma nemmeno difende a priori chi abbia sbagliato. Per questo, sottolinea il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil Matteo Mandressi, «se le cose sono andate come racconta il sindaco questo dipendere ha sbagliato ed è giusto che ne subisca le conseguenze previste dal regolamento».

Il dipendente in questione è il caso da qualche giorno sulla bocca di tutti i colleghi del municipio. Stando a quanto raccontato dal primo cittadino, che ha confermato la notizia, il lavoratore di piazza Parini si è fermato in Posta a pagare una bolletta, parcheggiando l’auto comunale in divieto, per di più.

Il primo cittadino, per questo, è entrato nell’ufficio, per capire chi e per quale motivo l’avesse lasciata lì. Così ha visto che fra gli utenti in fila per pagare le bollette c’era anche un dipendente comunale, che un’ora prima aveva timbrato il cartellino, e che quindi lì proprio non ci sarebbe dovuto stare.

Ora toccherà all’apposita commissione disciplinare stabilire quale provvedimento applicare, e potrebbe essere anche molto pesante date le circostanze.

Di certo questo episodio, poco edificante di per sé, non potrebbe arrivare in un momento peggiore. I rapporti tra sindacati e sindaco, per via delle dichiarazioni di Bizzozero nei mesi scorsi sui lavoratori lazzaroni – coperti dalle parti sociali, a suo dire – sono piuttosto tesi. E infatti da oltre un mese i dipendenti del municipio sono senza contratto decentrato, visto che non si è ancora trovato l’accordo per il rinnovo.

Clima pesante, non stupisce nemmeno troppo che la Rsu preferisca non rilasciare nessuna dichiarazione.

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