I cuochi da Como
vanno in Australia

Gli ex di Casnati ed Enfapi sono una comunità

«Qui tanto lavoro, poca burocrazia e guadagni alti»

Una comunità di giovani comaschi nella terra dei canguri. Decine di ex studenti di scuole come Casnati o Enfapi, indirizzi soprattutto alberghieri, cercano fortuna in Australia, tanto che in città come Sydney esistono vere e proprie “little Italy” di soli comaschi. «Ho lavorato sei mesi sulla famosa spiaggia di Bronte – racconta Francesco Leoni, 22 anni – nel locale “Three blue ducks”. Sono tornato dieci giorni fa, è stata una esperienza magnifica. Insieme a me c’erano tre compagni di scuola, di Bellagio e Tremezzo. Laggiù ci sono tantissimi italiani, sui mezzi pubblici siamo la netta maggioranza. Tra comaschi si è formata una piccola comunità».

Una rete di conoscenze che funziona, come ai tempi dell’emigrazione di tanti nostri nonni. Francesco e compagni per esempio appena arrivati in Australia si sono affidati a un amico, Matteo Livio, un altro ex del Casnati che abita a Manly, nel “New South Wales”. Per sapere dove alloggiare, come affittare casa, come muoversi, insomma un comitato di benvenuto targato Como. «Siamo tanti – prosegue Francesco – quando si parte si cerca sempre un collegamento, tutti conosciamo qualche studente più grande che ha deciso di rimanere a vivere in Australia».

Non è per l’arte culinaria che si parte, vince ancora quella italiana, anche se alcuni prodotti, dal vino a specialità dietetiche e vegetariane, stanno diventando di qualità.

tano, potrei fare molti esempi».

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