Il Qatar compra i grattacieli di Milano
Un affare da due miliardi di euro

Il Qatar mette le mani su uno dei nuovi di simboli di Milano, l’area di Porta

Nuova dove ha sede, tra l’altro, la Unicredit Tower

Dopo la Costa Smeralda e il quartiere finanziario londinese di Canary Wharf, il Qatar mette le mani su uno dei nuovi di simboli di Milano, l’area di Porta Nuova dove ha sede, tra l’altro, la Unicredit Tower. La Qatar Investment Authority (Qia) aveva acquisito, a maggio del 2013, una partecipazione del 40% nei fondi di investimento proprietari del progetto. A distanza di 18 mesi (sempre attraverso la Qatar Holding) completa l’investimento rilevando il 60% dagli altri soci tra cui Unipol, Hines, il fondo pensioni Ttiaa Cref, Coima (famiglia Catella), Galotti, i fondi di diritto italiano Mhrec e Hicof. Il Qatar ora “è il padrone di casa”, spiega - annunciando la conclusione dell’operazione - Manfredi Catella che è capo di Hines Italia Sgr ed è l’artefice della gigantesca riqualificazione dell’area.

Per arrivare alla firma (siglata questa settimana) ci sono voluti sei-sette mesi ma resta stretto il riserbo su quanto sborsato dagli emiri. “E una cifra riservata, è sicuramente una transazione importante”, spiega Catella sottolineando che “si tratta di uno dei deal più importanti in Europa, sicuramente uno dei più importanti in Italia”. Nessuno degli investitori ha guadagnato, comunque, meno del 30% indipendentemente dal momento in cui è entrato nel progetto il cui valore di mercato supera i 2 miliardi di euro. Il Qatar (che in Italia possiede, oltre agli hotel della Costa Smeralda, il Four Seasons di Firenze e a Milano il Gallia e gli uffici di Credit Suisse) intende mantenere la maggioranza per un lungo periodo.

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