Il wi fi disturba i negozianti
«Troppa gente a far chiasso»

Como, alcuni esercenti e residenti di piazza San Fedele chiedono un’ulteriore riduzione del servizio

Stanno qui davanti tutto il giorno per usare internet». Il fronte del no al wi fi, in piazza San Fedele, è maggioritario. Di mezzo, come noto, non c’è il servizio di per sé ma ciò che vi ruota attorno. Anzi, meglio, lo stesso popolo del web - fatto soprattutto di giovani immigrati stranieri - che usano il servizio, chi per ascoltare musica, chi per telefonare via skype

La tesi è semplice: meglio eliminare la rete pur di liberare l’area dagli stranieri. Tanti la pensano così ma non tutti perché qualcuno, tra gli stessi negozianti, vuole invece che il servizio non venga ridimensionato perché piace ai clienti, soprattutto ai turisti.

Di certo la settimana scorsa la connessione è stata interrotta per le lamentele in questi giorni sarà attuato il compromesso concordato di accenderla solo di giorno dalle 8 alle 18 per vedere cosa succede.

Nel cuore della città murata in effetti si è aperto un caso di conflitto tra vicini quanto mai curioso nato da un altrettanto curioso fenomeno: la rete internet gratuita Comowireless ha calamitato in piazza San Fedele un numero sempre crescente di stranieri. Questi, da soli o più spesso in gruppi, hanno preso l’abitudine di appostarsi sul sagrato della basilica ad ogni ora del giorno e sotto i portici durante la notte utilizzando gli arredi esterni dei bar.

Chi vive o lavora lì non ha gradito i ritrovi costanti di persone che stazionano davanti alle loro porte per usare internet e si è così arrabbiato da convincere Comowireless a staccare la spina della connessione. Lo ha fatto martedì scorso, e sparita la connessione anche gli stranieri sono spariti in men che non si dica.

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