Intimiano, ipotesi senso unico
Commercianti furiosi: «Moriamo»

Infuocata assemblea pubblica sulle ipotesi di rivoluzione della viabilità in centro. Corso Ariberto potrebbe essere a direzione unica. E subito monta la protesta

Un paese intero, Intimiano, a senso unico. Per la precisione: la strada principale, corso Ariberto, attualmente a due corsie, trasformata in un’unica direzione percorribile, verso Como, a partire dal semaforo all’incrocio con via Regina Margherita, dove si trovano le scuole - strada che assorbirebbe il traffico verso Cantù - sino ai 400 metri successivi, alla rotonda con via Vittorio Emanuele II e via Maietto.

Quella che, per ora, sottolinea il Comune, è un’ipotesi, presentata ufficialmente nella sala consiliare ai commercianti dal sindaco Sandro Vergani, dall’assessore ai lavori pubblici Raffaella Porta e dai tecnici del municipio, ha generato uno schieramento compatto di negozianti assolutamente contrari all’idea, convinti che il senso unico su una strada così importante comporterebbe un drastico dimezzamento degli affari e il rischio conseguente di chiusure.

Clima a tratti teso nella sala consiliare di via Serenza lunedì sera, dove gli animi dei commercianti, invitati via lettera per quella che era stata preannunciata come una “riqualificazione” della strada in cui lavorano, si sono scaldati. «Siamo a un pre-preliminare, se proprio vogliamo definirlo così - dice Vergani - Siamo disposti al confronto. Non c’è stato il modo di spiegare gli argomenti a favore con precisione perché nel pubblico si notava un certo fermento. È un’ipotesi, questa del senso unico, che ha raccolto molte avversità. Da parte nostra c’è profondo rispetto per chi lavora. Dobbiamo cercare di trovare una soluzione il più compatibile possibile. Con un by pass conveniente anche se negli anni si è costruito troppo».

Non ci sono molte alternative. Il by pass per ora presentato è via Regina Margherita, un’altra strada non larghissima, dove ad oggi ci sono paletti dissuasori anche per proteggere i ragazzi che frequentano le vicine scuole elementari e medie. Ma si è accennato anche alla possibilità di spostare altrove le scuole.

Sul giornale in edicola mercoledì 17 dicembre tutti i commenti dei commercianti.

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