L’ospedale cerca 4 anestesisti
Si presentano in 130

Boom di richieste a Cantù, stop alla fuga degli specialisti

In arrivo altre domande, soprattutto dal Sud Italia

Gli aspiranti anestesisti non mancano, e per metà settembre potrebbero venire identificati i quattro nuovi medici che arriveranno a tamponare l’emergenza che oggi si registra al Sant’Antonio Abate. Anche se per vederli prendere servizio occorrerà pazientare ancora. E soprattutto si deve sperare che arrivino in via Domea per restare.

Si è chiuso nei giorni scorsi il bando aperto per reclutare rinforzi, che potrebbero anche essere giovani neo specializzati, visto che proprio su questo si conta è per riuscire a reperire tali figure professionali oggi poco presenti. Finora sono giunte 130 domande ma, aggiungendo quelle inviate via posta e ancora in viaggio, si conta di raggiungere circa quota 140, molti in arrivo dal Sud. La paura che rispondessero in pochi, insomma, è scongiurata.

Il Sant’Antonio ormai da tempo è alle prese con la carenza di anestesisti, tanto che nei mesi scorsi le 14 operazioni chirurgiche settimanali previste nell’attività dell’ospedale canturino sono state dimezzate per penuria di queste figure ovviamente fondamentali.

Nel giro di sei mesi, tra la seconda metà dell’anno passato e l’inizio del 2014, si è persa la disponibilità di ben otto anestesisti, buona parte operativi proprio al Sant’Antonio Abate. Varie le motivazioni: dal congedo per maternità al cambio d’azienda, per aver ottenuto contratti migliori o avanzamenti professionali.

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