Mariano e l’immobiliare fallita
Il curatore frena sulle speranze

«Ho chiesto di valutare uno sconto del 30%, ma il pallino è in mano alla banca»

«Il pallino ce l’ha in mano la banca». Così il commercialista Gianluca Ingrillì fotografa la situazione delle palazzine di via Cappelletti e via I Maggio a Mariano Comense. Il professionista, con studio a Milano, è il curatore fallimentare della società La Romanina Immobiliare, l’azienda intestataria dei due stabili andata in fallimento nel dicembre del 2013.

I due condomini erano praticamente ultimati, mancavano solo gli allacciamenti a riscaldamento e corrente elettrica, quando i lavori sono stati sospesi per poi non riprendere più. Il problema è che diverse persone avevano già cominciato a pagare quegli appartamenti e non hanno più rivisto i propri soldi. In termini tecnici, questi inquilini mancati si chiamano commissari acquirenti.

«Il preliminare non ti tutela»

«Queste persone - spiega il dottor Ingrillì - hanno firmato dei contratti preliminari di compravendita prima del fallimento». In pratica, hanno sottoscritto un compromesso dove loro si impegnavano a comprare gli appartamenti. «Devono essere stati mal consigliati - prosegue il curatore fallimentare - e hanno pagato degli acconti. Ora però, con in mano il solo contratto preliminare, non possono godere di tutte le tutele che prevede la legge».

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