Nata dopo 23 settimane
Michela, una bimba record

La piccola era al Sant’Anna nata il 31 dicembre scorso e pesava solo 460 grammi: ora pesa due chili e mezzo e sta bene

Nata dopo sole 23 settimane di gestazione, una bimba di Olgiate Comasco è sopravvissuta senza problemi di salute. Il caso, rarissimo, visto che il limite della sopravvivenza è quello delle 22 settimane di gestazione, è stato presentato oggi all’ospedale Sant’Anna di San Fermo dove la bimba è nata il 31 dicembre scorso.

Nata con parto cesareo, la piccola Michela pesava 460 grammi (il peso è sceso a 400 grammi per il calo fisiologico), ed è stata ricoverata nella Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale fino venerdì scorso. Dimessa dopo 101 giorni di degenza, la piccola ha superato i 2 chili e 500 grammi di peso. Ora è a casa con la sua mamma e il suo papà.

«La storia di Michela - ha spiegato il primario della Tin Mario Barbarini - è davvero rara. Nei casi come quello di Michela, solo un bambino su dieci sopravvive e, di questi, solo lo 0,4% non ha complicanze cliniche».

Il caso è stato presentato in occasione della riapertura del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dello stesso ospedale, chiuso il 31 marzo scorso in seguito all’individuazione, in alcuni piccoli ricoverati, della Serratia Marcescens, un batterio che si trova nell’intestino. Nessun bambino ricoverato è ammalato o si è ammalato a causa della Serratia. «Si è trattato, infatti, solo di una colonizzazione, cioè i bimbi erano portatori sani senza alcun sintomo - afferma l’ospedale in una nota - I cinque piccoli pazienti erano stati trasferiti in un’altra area dell’ospedale. Questo ha consentito di effettuare in reparto alcune migliorie finalizzate a incrementare ulteriormente il livello di sicurezza e procedere poi con la sanificazione dei locali».

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