Padre e figlio morti in autostrada
L’addio con le note di Renato Zero

Solbiate, ai funerali hanno cantato “Cercami”. Poi il volo di palloncini bianchi. Commozione ieri a Concagno per i funerali di Giampiero e Kevin Liberatore

«Cercami come, quando e dove vuoi, cercami... non smettere». Ultimo saluto in musica per Kevin e Giampiero Liberatore. Ieri, la canzone di Renato Zero ha fatto da colonna sonora ai funerali di padre e figlio, 60 e 25 anni, morti carbonizzati nel rogo della loro Jaguar, precipitata venerdì da un viadotto sull’autostrada A26.

Chiesa di Concagno gremita, fuori e dentro. Struggente l’immagine delle due bare, l’una accanto all’altra davanti all’altare, in un’atmosfera quasi surreale. Dignitosi nel loro profondo dolore Winny Mia Jenny Verhavert – madre e moglie delle vittime – i nonni, i parenti, gli amici e i conoscenti, ancora sotto choc di fronte a una tragedia umanamente difficile da accettare, che ha lasciato attonita l’intera comunità.

Affetto immortalato nel collage di foto, esposto sulla facciata della chiesa, e in una corona multicolor, per rispettare il desiderio di Kevin di un ultimo saluto con tanti colori e musica. Compresa una commovente “Ave Maria”, cantata dal tenore Rodolfo Maria Gordini. Testimonianza eloquente di amicizia e affetto la numerosa presenza alle esequie di familiari, amici, colleghi di lavoro e conoscenti delle vittime.

Ultimo tributo all’amico Giampiero: una trentina di Harley posteggiate all’esterno della chiesa, a ricordo della sua grande passione per le moto, Harley specialmente.

Al termine della messa, lancio di palloncini bianchi, mentre risuonavano le ultime note di “Cercami”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA