«Palasport, sì è vero
Lo finiamo noi»

La coop reggiana conferma il subentro a Turra. «Ma ci occupiamo solo di costruzioni, non della gestione»

Gli emiliani dicono che prenderebbero ben volentieri il posto dei bresciani. A patto, però, di essere i benvenuti a Cantù.

A confermarlo è direttamente Cmr Edile spa, società di Reggiolo che potrebbe subentrare alla Turra rilevando il project financing da oltre 50 milioni di euro del palazzetto.

Il Comune non chiude, ma vuole garanzie nero su bianco entro il 24 giugno. E solide garanzie le vogliono anche loro, visto che si tratta di un’impresa di costruzioni: la gestione dell’impianto non è questione che li riguarderà.

Daniele Menozzi, direttore commerciale di Cmr, è venuto in città è venuto per vedere con i propri occhi il cantiere di corso Europa. E non nasconde che a guardare quei piloni di cemento con i ferri affioranti, gli si è stretto il cuore.

«Il nostro gruppo è interessato a rilevare il cantiere – conferma – siamo una realtà che opera in tutta Italia, ci troviamo in una situazione positiva, il che ci dà la possibilità di garantire l’affidabilità per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori».

Ma non vogliono saper nulla dell’assegnazione degli spazi commerciali e della gestione del palazzetto. «Noi siamo costruttori – rimarca Menozzi – non ci occupiamo di investimenti». Quelle sono questioni che competono ancora a Turra, quindi.

Sul giornale in edicola oggi, venerdì 13 giugno, altri dettagli sulla vicenda.

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