Pazza discesa in skate lungo la Cappelletta: «Ero io in quel video»

Ha 16 anni e ha ammesso anche altre violazioni. «C’era il semaforo rosso e sono andato avanti». La condanna degli skater: «Pericolo assurdo»

Da Lora fino a Como, percorrendo tutti i curvoni della “Cappelletta” fino al semaforo di San Martino.

Pare sia un ragazzo di 16 anni il protagonista del video (circa 35mila visualizzazioni) pubblicato nel gruppo Facebook “Sei di Como se…” e al centro di un ampio dibattito sul web fra chi ne apprezza le abilità e chi, invece, condanna la pericolosità del gesto.

Il giovane ha confessato nei commenti del video, attribuendosene la paternità e, rispondendo alle domande degli utenti, ha scritto di usare sempre la tavola su strada. In particolare, a chi gli chiedeva come si era comportato di fronte al semaforo rosso, lui ha risposto serafico: «Sono andato avanti».

Intanto, fra gli amanti comaschi della tavola si discute del video. Federico Cambria ha ventisei anni, va in skate da dodici: «Può capitare di percorrere alcune strade con pendenza alta, come la Cappelletta o la Napoleona, ma non ci sono gruppi organizzati che scendono dalle strade ripide per fare una cosa goliardica».

Mattia Chindamo, invece, di anni ne ha trentacinque e ha appena fondato un’associazione dal nome emblematico, “Como Skateboarding”: «Ho visto il video e, personalmente, non lo farei – spiega Mattia – ho sempre usato la tavola per fare “i tricks”, sfruttando magari i gradini. Siamo in tanti e Como, da questo punto di vista, la città è poco attrezzata».

Gli fa eco Daniele Loglisci, gestore del ThreeSixty shop di Como, da tredici anni punto di riferimento per gli amanti comaschi di rampe ed evoluzioni: «Scendere dalla Napoleona è pericoloso - dice Loglisci - ci sono le macchine che ti sfrecciano a fianco. È meglio non fare nulla in strada».

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