Piscina di Cantù
Niente appalto ai veneti

Tempi lunghi e costi elevati nel piano dei veronesi . Ma già in autunno le prime migliorie all’impianto: il Comune spenderà 400mila euro

Una concessione troppo lunga e un contributo annuo richiesto al Comune troppo alto. Risultato: la proposta presentata dalla società Sport Management spa per la gestione della piscina comunale non è stata valutata di pubblico interesse, e l’impianto, sino alla fine del 2015, resterà ancora a Canturina Servizi.

Ma già dall’autunno verranno attuati gli interventi di ristrutturazione più urgenti, a spese della casse di piazza Parini.

«Una prima criticità – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Di Febo – è la durata della concessione, stimata in 26 anni. Ci è sembrato eccessivo legarci a un soggetto per un periodo di tempo così lungo». Sarebbe infatti stato aperto un bando di concorso, che avrebbe visto i veneti avere diritto di prelazione a parità d’offerta.

Inoltre si è valutato eccessivo anche il contributo richiesto al Comune di 108mila euro annui, a fronte dell’intervento pari a 1 milione di euro a carico del privato.

Da qui la decisione di prorogare sino al 31 dicembre 2015 la concessione a Canturina Servizi dell’impianto di via Papa Giovanni XXIII. A questo scopo verrà erogato da parte del Comune un contributo pari a 132mila euro per assicurare l’equilibrio economico finanziario del servizio.

Sul piatto lavori a carico dell’amministrazione per 400mila euro, già inseriti nel triennale delle opere pubbliche, che prevedono si intervenga sulla copertura, sulle facciate, sui servizi igienici e la zona del bar.

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