Più italiani alla mensa solidale
A Cantù arrivano pure le docce

Ogni giorno cinquanta persone vanno in via Cimarosa: stranieri in minoranza

È l’accoglienza che non si ferma nonostante tutto. Nonostante, per chi anche solo lo pensava, l’aggressione al prevosto emerito don Lino Cerutti. E nonostante le polemiche che sembrano fare distinzioni tra italiani e stranieri.

Che, per i volontari della mensa di solidarietà di via Cimarosa, sono invece tutti uguali. Se proprio si vuol trovare una differenza: in termini numerici, gli italiani sono maggioranza.

Si inserisce nell’attualità l’inaugurazione quindi prevista sabato, alle 17, per le quattro docce messe a disposizione di chi, in qualche caso, non ha nemmeno la casa.

Le docce, la cui apertura era già prevista da tempo, apriranno a fianco dei locali dove cinquanta persone, dalle 19 alle 20, tutti i giorni dell’anno, trovano un pasto caldo. E altre 15, alla mattina, possono fare colazione dalle 7.45 alle 8.45.

L’investimento è stato possibile grazie alle donazioni e non solo. «Abbiamo raccolto circa 20mila euro - spiegano i volontari -, grazie al quale abbiamo potuto partecipare al bando di Fondazione Comasca, che ha messo circa 80mila euro. È un investimento da circa 100mila euro, quindi, al quale ha contribuito anche il Rotary».

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