Pro loco, il Comune taglia i fondi
«Da 11 anni non paga l’affitto»

Montorfano, prosegue la guerra fra il municipio e il sodalizio
La difesa: «Paghiamo le spese e ospitiamo tante feste e riunioni»

La Pro loco è morosa e il Comune taglia i viveri.

Si riaccende il dibattito sui canoni arretrati che il sodalizio del paese deve alle casse del Comune per l’utilizzo della struttura comunale di via Barbavara. La giunta nei giorni scorsi ha infatti deliberato i contributi annuali alle associazioni e la Pro loco è stata volutamente lasciata fuori, nonostante ne avesse fatto richiesta. Le sovvenzioni sono andate quest’anno all’associazione L’Ontano, che da anni si occupa della salvaguarda naturalistica del lago, con la campagna di salvataggio dei rospi, alla quale sono andati 400 euro, e al’Associazione cacciatori, organizzatrice da 32 anni della Fiera degli uccelli, che ha avuto dalle casse comunali 800 euro.

A digiuno e in punizione, quindi , la Pro loco, in attesa che il Comune recuperi il credito. A incalzare sulla questione è stato il capogruppo di minoranza, Giuliano Capuano: «Questi soldi devono entrare nelle casse del Comune. Sono canoni dovuti che dobbiamo assolutamente recuperare - spiega - È una questione che ormai si trascina da molti anni ed è ora che si risolva definitivamente. Non possiamo certo condonare una cifra che deve entrare a bilancio. Sappiamo bene che si fa sempre più fatica a far quadrare i bilanci e lo scorso anno abbiamo avuto una Imu sulle seconde case tra le più alte di tutta la zona: mi sembra quindi doveroso procedere quanto prima per recuperare i soldi che la Pro loco ci deve».

Cinquecento euro all’anno

In totale, come conferma anche il sindaco Gianni Frigerio, si tratta di 5500 euro, pari a 11 anni di affitti arretrati: la quota dovuta dal sodalizio è infatti di 500 euro all’anno. «Ovviamente non ci sembrava assolutamente il caso di dare un contributo alla Pro loco, quando ci devono ancora dei soldi - commenta Frigerio - Capisco tutte le difficoltà e i problemi, ma questi soldi devono entrare nella casse del Comune: se aspettano ancora un po’ chiederemo anche il canone del 2014.

«Ho fatto alla Pro loco una proposta concreta e ufficiale - prosegue - Siamo pronti a rivedere la convenzione e a trovare il modo di far ripartire la loro attività e in generale il centro di via Barbavara, senza più chiedere canoni al sodalizio, Questo però è possibile solo dopo aver sanato la situazione aperta».

Rinnovo delle cariche

Per ora la Pro loco resta in attesa di capire il suo futuro: è infatti in corso il rinnovo delle cariche. Il presidente uscente, Raffaele Dolce, ha già spiegato che «il sodalizio sostiene spese di gas, luce e acqua, ospitando assemblee, feste e riunioni e che la Pro loco non era nelle condizioni di poter pagare il canone». n 

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