Turismo sportivo
Nell’Erbese è business

Dal Lambrone al centro remiero di Eupilio città e dintorni stanno diventando un punto di riferimento, incluso il Triangolo lariano, meta ambita per i ciclisti di tutto il mondo

Trenta studenti americani giocano a calcio al Lambrone, seguendo l’esempio di altre università statunitensi che hanno visitato il centro sportivo di Erba la scorsa estate. Nel frattempo, a poca distanza, la nazionale russa di canottaggio si allena sulle acque del lago di Pusiano, mentre ogni giorno tanti turisti percorrono in bicicletta la salita che porta al Ghisallo.

Tanti segnali, un’unica certezza: per sopperire alla mancanza del lago di Como e delle sue ville, il turismo erbese non può che puntare sullo sport. «Questa è la direzione giusta - conferma l’assessore Angelo Cairoli - perché siamo in grado di offrire centri d’eccellenza e paesaggi meravigliosi».

Prendiamo il Lambrone. Ieri mattina trenta fra ragazzi e ragazze della Marian University di Indianapolis (Indiana) hanno giocato a calcio sul campo in sintetico utilizzato la domenica dalle squadre dell’Arcellasco e dell’Erbese.

«Sono in gita in Europa - racconta il gestore del centro Angelo Gnerre - e ci hanno chiesto la disponibilità del campo. Il fenomeno è in crescita, la scorsa estate abbiamo ospitato giocatori di frisbee neozelandesi e colombiani, oltre a studenti calciatori provenienti dal Tennessee e dal Massachussetts». Dagli Stati Uniti a Erba per giocare a calcio, con una vista mozzafiato sulle montagne.

«Per noi è motivo di orgoglio, ma è una grande opportunità per il territorio. Torneranno a casa e racconteranno quello che hanno visto».

«Se ci sono dei clienti che non sono mai mancati, sono proprio gli sportivi - gli fa eco Cairoli -bisogna fare sistema e proporre un turismo settoriale legato proprio allo sport. C’è Como con il suo lago, certo, ma spostandosi di qualche chilometro c’è un mondo di attività ancora da scoprire».

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