Cultura e Spettacoli
Venerdì 23 Aprile 2010
Via Regina da riscoprire
sulle orme dei pellegrini
Anche il nostro territorio è interessato dai percorsi della "Giornata nazionale dei cammini francigeni", il 2 maggio, ispirata al movimento di persone e mezzi nel Medio Evo, lungo le traiettorie dello spirito.
Riscoprire il gusto antico del cammino spirituale, attraverso la promozione di itinerari storici. È questo l'obiettivo della Seconda Giornata Nazionale dei Cammini Francigeni, in programma domenica 2 maggio.
E, quando si parla di itinerari storici lombardi, non si può non pensare al territorio comasco, ancora oggi custode di bellezze senza tempo: per questo, sia la Via Regina, antichissimo asse di connessione tra la pianura padana e i valichi alpini, sia il Cammino di San Pietro, naturale prosecuzione della Via Regina da Cantù verso Milano e, quindi, verso la via Francigena, sono state di recente oggetto di due importanti progetti di valorizzazione, promossi dall'associazione comasca Iubilantes. E, non a caso, il 2 maggio proprio questi due percorsi saranno assoluti protagonisti: da una parte, infatti, avrà luogo l'Escursione inaugurale del Cammino di San Pietro, nel tratto Cantù-Seveso (circa 17 km), con apertura dei monumenti e visite guidate in alcuni di essi, dall'altra, sulla Via Regina, verrà organizzata una passeggiata sugli antichi sentieri della sponda lariana occidentale, da Moltrasio a Brienno, con visita guidata delle chiese di S. Agata, a Moltrasio, di S. Marta, a Carate Urio, e di S. Vittore, a Brienno.
Questi eventi mostrano, ancora una volta, l'importanza strategica e storica dei due itinerari. «Da tempo promuoviamo la valorizzazione dei percorsi pedonali situati tra Como e Argegno - sottolinea Ambra Garancini (nella foto) presidente di Iubilantes e de la Rete dei Cammini - D'altra parte la Via Regina è il naturale seguito dell'itinerario Francigeno, perché collega direttamente le Alpi con la pianura padana».
Il progetto di valorizzazione dei «Cammini», presentato martedì scorso all'Auditorium del Consiglio Regionale della Lombardia, non riguarda naturalmente solamente la nostra regione, ma tutto il territorio nazionale e, da qualche anno, ha un testimonial d'eccezione: Alessandro Cannavò, giornalista del Corriere della Sera e figlio di Candido Cannavò, che ha percorso diverse volte la via Francigena, portando la sua testimonianza anche sulle frequenze di RadioRai. «Oggi le strade gloriose e antiche del nostro Paese devono confrontarsi forzatamente con la modernità - spiega Cannavò - ricordo ancora che, in alcuni pellegrinaggi, abbiamo dovuto camminare aggrappati ai guardrail per superare gli sbarramenti che si erano presentati di fronte a noi. Ecco perché è importante che l'azione di recupero dei “Cammini” vada avanti, magari in maniera lenta, ma costante. Si tratta di un modo diverso di promuovere la cultura».
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