Cantù Asnago, contro il caos
chiesti i parcheggi a pagamento

Il bus navetta non basta: ci sono ancora troppe auto di pendolari che intralciano, lasciate in sosta selvaggia. L'assessore Umberto Cappelletti: "Valuteremo"

CANTU' Il bus navetta che collega il centro cittadino alla stazione ferroviaria di Cantù Asnago, dati alla mano, piace, e non resta desolatamente vuoto come accadeva al suo predecessore, la linea urbana 3. Ma a restare piene, sono anche le strette strade della frazione, ancora ingombre delle auto dei pendolari. Per questo i residenti tornano a chiedere al Comune di giocare l'ultima carta a disposizione: l'istituzione della sosta a pagamento.
Richiesta fatta direttamente all'assessore ai lavori pubblici Umberto Cappelletti e a quello ai trasporti Simone Molteni, presenti alla riunione della circoscrizione. Quest'ultimo ha illustrato i risultati dei primi due mesi di sperimentazione gratuita del bus navetta, che oggi trasporta circa 40 passeggeri al giorno nell'arco di 18 corse. «Forse non sembrano grandi numeri – ha spiegato – ma consideriamo quale e quanto sia l'utilizzo delle linee urbane. Mi sono confrontato anche con Asf autolinee, e loro stessi hanno riconosciuto che si tratta decisamente di un buon risultato».
La mancanza di quelle 40 auto per le vie di Cantù Asnago, lungo il ciglio delle strade, a quanto pare però non si vede. Anzi. E nemmeno la presenza della polizia locale per multare i posteggi più azzardati pare bastare, e anzi la si reclama più pressante. «Oggi i pendolari hanno un'alternativa – ha spiegato il presidente del parlamentino Fabio Molteni – ovvero il bus navetta. Chi arriva ugualmente qui in auto, a questo punto, è giusto paghi».
L'assessore Umberto Cappelletti ha ascoltato le richieste, limitandosi a un 'valuteremo'.

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