Camera di Commercio,
patto raggiunto sulla giunta

I presidenti delle associazioni imprenditoriali di Como hanno raggiunto un accordo sulla nomina dei candidati da destinare all'esecutvo di via Parini. Domani le votazioni per la designazione ufficiale e definitiva.

Camera di Commercio di Como, gli accordi preliminari per la giunta hanno tenuto: ieri sera, i presidenti delle principali associazioni hanno confermato la cosiddetta «formula magica», già concordata a giugno e hanno indicato i nomi dei rappresentanti di settore nella governance dell'ente di Via Parini. Rispetto alla giunta precedente, sono cinque su nove i nomi rinnovati: Cornelio Cetti, presidente degli artigiani Apa, d'ora in avanti fa parte solo del Consiglio; Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio Como ha ceduto anche il seggio in consiglio; per gli agricoltori, Giovanni Carmignani si alterna con Alberto Pagani. Escono Giuseppe Serrentino (Servizi alle imprese) ed Angelo Majocchi che rappresentava il settore delle Costruzioni. I nuovi nomi domani dovrebbero ricevere, secondo le previsioni, dai 23 ai 25 voti, nell'ambito degli accordi dei presidenti di Confindustria Como, Ambrogio Taborelli, di Confartigianato e Cna, Cornelio Cetti e Liliana Pavanello, della CdO, Attilio Briccola, di Confcommercio, Giansilvio Primavesi, della Cooperazione, Mauro Frangi, di Confapi Como, Giambattista Cerutti e di Ance Como, Valentino Carboncini. I nomi concordati per la giunta: per il settore agricoltura, Giovanni Carmignani, nomina di diritto; per il settore industria, Giorgio Carcano, riconfermato, Attilio Briccola, riconfermato, Valentino Carboncini, costruttori. Per il settore commercio: Gianmario Anzani e Andrea Camesasca che rappresenta il turismo, presidente del Gruppo Giovani Albergatori. Per il settore artigianato: Fulvio Alvisi e Nello Parravicini, riconfermato. Per la Cooperazione, Mauro Frangi. Questo seggio era conteso con i sindacati, in particolare con Fausto Tagliabue che dovrebbe ricevere una delega specifica per il mondo del lavoro. A metà della passata legislatura, il segretario provinciale era uscito dalla giunta camerale, per incompatibilità con lo statuto Cisl ed era subentrato Mauro Frangi. Incompatibilità rimossa, ma è stato ritenuto opportuno dar continuità alle responsabilità assunte da Frangi ed è stato uno degli argomenti in discussione, poiché Tagliabue rivendicava la rappresentanza a pieno titolo del mondo dei lavoro nell'esecutivo camerale. Nella valutazione, hanno pure avuto peso gli apparentamenti. E la contesa sindacato-cooperazione non ha rappresentato l'unico motivo di controversie: scontro per i seggi spettanti al Commercio, che ha perso due posti in consiglio, messi in relazione a dimissioni di rappresentanti Ucpts nelle società esterne. Ieri sera, il tema dimissioni non sarebbe neppure stato sfiorato. Domani, l'ultimo passo per il rinnovo degli organismi camerali.

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