Città piena per il ponte
Ma i musei restano chiusi

Dai civici alla Pinacoteca al Tempio Voltiano: tutto sbarrato. La decisione del Comune ha scatenato una violenta polemica, alimentata dagli albergatori e dall'opposizione: «L'amministrazione si dimostra disorganizzata»

COMO - Pienone in centro per il ponte dell'Immacolata, eppure ancora una volta non Como non si è presentata nella sua veste migliore: turisti e visitatori hanno infatti trovato sbarrate le porte di Tempio Voltiano, museo Giovio e pinacoteca. Le principali attrazioni culturali cittadine sono risultate inaccessibili al pubblico per tutta la giornata. E la decisione del Comune ha scatenato una violenta polemica, alimentata dagli albergatori e dall'opposizione. Se per i primi «nelle giornate festive i musei dovrebbero essere sempre aperti», secondo il capogruppo del Partito democratico a Palazzo Cernezzi Luca Gaffuri «l'amministrazione si dimostra disorganizzata e incapace di gestire la città».

Una situazione peraltro non nuova. Già l'anno scorso il Comune era stato messo pesantemente sotto accusa per la chiusura del Tempio Voltiano e dei musei nel periodo pasquale, mentre quest'anno la promessa di aprire tutte le strutture sotto Pasqua è stata mantenuta. Ma la lezione è stata dimenticata in fretta, almeno a giudicare da quanto accaduto: Tempio Voltiano desolatamente chiuso per tutta la giornata, chiuso il portone del museo «Giovio» e off limits anche Palazzo Volpi, sede della pinacoteca cittadina. Un vero peccato, se si pensa alla folla di turisti e comaschi che ieri, soprattutto nel pomeriggio, passeggiava in centro storico. L'ennesima occasione persa e la dimostrazione che l'etichetta di “città turistica” troppo spesso rimane ancora sulla carta.

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