Paratie, promesse da marinai
Gli oblò rimangono chiusi

Sono passati 13 giorni da quel venerdì 27 novembre quando a Milano, alla presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il sindaco Stefano Bruni aveva promesso la riapertura delle finestre trasparenti sul cantiere delle paratie. E un mese esatto dall’oscuramento degli oblò (era l’11 novembre, mercoledì pomeriggio, durante il blitz della forestale). «Ci sono stati episodi spiacevoli - aveva detto il sindaco al Pirellone - e gli addetti al cantiere li hanno oscurati. Alla luce di quanto deciso oggi (il 27, ndr), chiederò che le finestre siano di nuovo libere e che i comaschi possano tornare a vedere».
Il muraglione, però, è ancora invisibile e nel frattempo i lavori sono stati sospesi e non verranno ripresi fino all’approvazione del nuovo progetto (che prevede l’abbattimento totale del muro lasciando per il momento il lungolago simile a una pista di atterraggio poiché l’arredo urbano sarà scelto il un secondo tempo con un concorso di idee apposito). Ieri sera in consiglio comunale è tornato all’attacco il consigliere di Area 2010 Alessandro Rapinese, che ha anche depositato una mozione urgente per chiedere la riapertura delle finestre. «È incredibile - ha detto - che siano ancora chiuse, il sindaco aveva promesso che le avrebbe fatte riaprire.Adesso, tra l’altro, non si può insultare nessuno visto che gli operai non ci sono: questa è la dimostrazione che la vera ragione della chiusura non era l’insulto agli operai, ma non il mostrare lo scempio ai cittadini. La promessa non è stata mantenuta e il persistere con gli oblò oscurati è una totale mancanza di rispetto nei confronti dei comaschi». Sulla mozione Rapinese si aspetta «che venga discussa nel più breve tempo possibile e  visto che il sindaco fa orecchie da mercanti, mi appello ai consiglieri di maggioranza affinchè facciano pressioni per risolvere la situazione».
La riapertura era stata chiesta praticamente da tutte le forze politiche (dalla Lega al Pd, da un’ampia fetta del Pdl a Rifondazione). Donato Supino (Prc) aveva anche proposto di mettere delle web cam per far sì che si potesse comunque vedere il cantiere che, ad oggi, è ancora oscurato.

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