Il vescovo prepara il Natale
"Guai a dimenticare chi soffre"

Il monito di monsignor Diego Coletti: "Tornare a essere persone e non consumatori, per imparare ad accorgerci del prossimo, per educarci all’accoglienza e all’ascolto dei fratelli". Messa in Duomo a mezzanotte, alle 10.30 la mattina di Natale

COMO - Il Natale, anche ai nostri giorni, continua a proporre un interrogativo che fa spazio al silenzio, alla contemplazione di un evento misterioso. Lo ricorda il vescovo Diego Coletti in un richiamo riportato sul Notiziario del Duomo a disposizione di quanti visitano la cattedrale in questo periodo. Proprio riflettendo su un Dio che decide di «nascere in condizione umana», il vescovo ricorda che siamo di fronte ad «un “Fatto” scandaloso, incomprensibile per la nostra mente e la nostra logica umana». E approfondendo la stessa intuizione ripresa da un’omelia di Sant’Agostino, monsignor Coletti rinnova il suo appello a recuperare l’origine delle festività natalizie, occasione - così suggerisce - «per tornare ad essere persone e non consumatori, per imparare ad accorgerci del prossimo, per educarci all’accoglienza e all’ascolto dei fratelli…». Un richiamo testimoniato, del resto, in una fitta trama di incontri che hanno evidenziato il Natale come evento di condivisione di dolori, solitudini, povertà. Questo pomeriggio il messaggio del Dio vicino, che si carica di ogni dramma umano, è giunto infatti fra le pareti dell’Hospice San Martino dove monsignor Coletti ha celebrato una santa messa fra i malati in fase terminale.

Domani mattina, vigilia di Natale, sarà presente fra i detenuti del Bassone per la celebrazione dello stesso Mistero prorompente e discreto, capace di accendere speranza anche nei luoghi più desolanti, come la cella di un carcere dove la nostalgia dei familiari, proprio a Natale, diventa particolarmente struggente. Sul filo di una festa che riscopre un’autentica fraternità fra gli uomini, anche il pranzo di Natale diventa occasione di condivisione per la Chiesa di Como: presso l’Opera don Guanella (in sala arcobaleno), attorno alla stessa tavola imbandita si ritroveranno per le 12,30 della vigilia persone sole, senzatetto che solitamente usufruiscono delle mense dei poveri, insieme al vescovo e ai volontari di varie realtà solidali presenti in città coordinate dalla Caritas. Per chi intendesse partecipare all’iniziativa, le adesioni si raccolgono presso la mensa di via Tommaso Grossi, il Servizio Porta Aperta di via Tatti 18 (tel.  031.267010), il Centro d’Ascolto in via Don Guanella 13 (tel. 031.3370222) o il Centro Diurno “L’incontro” in via Giovio 40.

La concretezza dell’avvenimento cristiano, di Dio che irrompe nella vicenda umana, trova il suo richiamo più intenso nella liturgia celebrata in tutte le parrocchie e che il vescovo presiederà in cattedrale domani notte, con inizio alle ore 24 (il duomo aprirà già alle 23) e la mattina di Natale alle ore 10,30 con il tradizionale e solenne pontificale.

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