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Martedì 06 Luglio 2010
Gli sms dopo il delitto in centro
«Devo fare due cose, poi nanna»
I messaggini che Capellato e Panarisi si sono scambiati il giorno del delitto. Tra i contatti avuti dall'uomo a casa del quale è stato ucciso Antonio Di Giacomo anche messaggi alla fidanzata, poche ore dopo l'omicidio: «Ciao amore, come stai?»
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Si comincia presto, quel giorno. Sono le 8.19 di venerdì 9 ottobre quando Capellato invia un sms al "biondo", come aveva salvato sul suo cellulare il numero di telefono del Di Giacomo: «Buongiorno, io sono a casa. Aspetto la tua chiamata». Pochi minuti prima l'uomo soprannominato "Popo" chiama Panarisi sul cellulare e con lui parla per quasi due minuti. Attacca. Il tempo di scrivere il messaggino alla vittima. E invia. Il "biondo" chiamerà mezz'ora dopo. E poi, ancora, verso le dieci e dieci: solo quindici secondi di telefonata. Cosa si dicono? Gli uomini della squadra mobile sono convinti che sia una chiamata del tipo:sto arrivando. Alle 10.17, infatti, ecco partire un nuovo sms diretto al numero di Panarisi: «Cazzarola è già arrivato lo sponsor per la squadra di calcetto». A chi si riferisce Capellato? I detective della polizia non hanno dubbi: a Di Giacomo. È la prova, secondo l'accusa, che la trappola per rapinare il commerciante di Colico dei suoi orologi, quasi tutte patacche, sia stata organizzata da entrambi gli imputati, per i quali il pubblico ministero Antonio Nalesso ha chiesto il rinvio a giudizio. Di Giacomo viene ucciso, secondo gli inquirenti, tra le 15.30 e le 16 di quel pomeriggio. La difesa di Panarisi cercherà di dimostrare che il delitto è avvenuto prima, visto che l'uomo di Tavernerio è giunto in città - come dimostrano le celle telefoniche - solo alle 15.38.
Sono passate due ore dal delitto, quando Capellato si mette a inviare sms: «Devo fare due cose, poi nanna». Poco dopo: «Sono dalla mamma sotto sequestro. Ci sentiamo dopo». E infine, alla fidanzata che scrive «Se dovessimo andare via, domenica sera, devo essere a casa», lui risponde: «Certo amore. Come vuoi!!».
Il giorno dopo, a cadavere abbandonato, il "Popo" torna al suo amato Htc e alle 7.57 scrive: «Se per te va bene ci possiamo vedere nel pomeriggio». Destinatario: il "biondo". La vittima.
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