Troppe auto al Baradello
«Temiamo altre frane»

Viavai di auto sulla strada pedonale che porta fino al castello e che è costata alle casse del Parco della Spina Verde un milione di euro. Residenti preoccupati: "C'è un costone di terreno che rischia di staccarsi"

COMO - Proteste alle pendici del Baradello, dove - a pochi mesi dalla frana che lo scorso aprile interruppe il collegamento con il castello - i residenti tornano a puntare il dito contro le auto che, nonostante il divieto, a decine risalgono lungo la nuova strada, costata alle casse del Parco della Spina Verde un milioncino di euro, e che in teoria sarebbe interdetta al traffico veicolare. In effetti, se un divieto esiste, a giudicare dalle fotografie scattate dai residenti, esso viene sistematicamente disatteso. Le macchine posteggiano in alto, al punto di ristoro. I timori dei residenti riguardano il rischio che il transito continuo di automezzi pesanti renda ancora più instabile il terreno di una montagna che, dati alla mano, negli ultimi anni ha mostrato di soffrire spesso gli effetti di un dissesto idrogeologico preoccupante. «La frana di aprile - racconta per esempio il signor Walter Zanibellato, residente proprio in via Castel Baradello - ha lasciato una sorta di costone di terreno esposto, che potrebbe staccarsi da un momento all'altro... Sono ormai mesi che, nell'indifferenza generale, auto e mezzi pesanti vanno e vengono dal castello fingendo di dimenticare che si tratta di un collegamento pedonale. La domenica, in cima, non ci si muove. E tutto questo nuoce, ovviamente, alla montagna e alla incolumità di noi residenti».

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