Cantù, le regole del commercio?
"Le abbiamo approvate 4 anni fa"

L'assessore Massimo Cappelletti interviene a difesa dei negozi di vicinato, dopo la polemica scoppiata tra Lega e Pdl sulla possibilità di avere nuovi supermercati sul territorio cittadino: "Per i commercianti del centro abbiamo fatto molto, con iniziative e manifestazioni"

CANTU' Il futuro è ancora da costruire, e bisognerà farlo con attenzione «restando compatti e cercando la quadratura del cerchio». Il presente del commercio canturino, però, l'assessore Massimo Cappelletti lo vede con maggior chiarezza, visto che il regolamento al riguardo, richiesto dalle associazioni di categoria, di fatto già c'è da quattro anni. E anche sul passato si leva, pur con la consueta prudenza, qualche sassolino dalla scarpa rivolgendosi ai colleghi di maggioranza del Carroccio, ché negli ultimi vent'anni non sono stati altrove ma qui in città. Prendendo le decisioni, soprattutto quelle in materia urbanistica – delega da un pezzo nelle mani del Carroccio – che le hanno dato il suo volto attuale.
Commercio salito alla ribalta, in questi giorni, dopo che il deputato leghista Nicola Molteni ha anticipato i contenuti di un documento di analisi dell'ormai famigerata bozza di pgt redatta proprio dal gruppo consiliare del Carroccio e da consegnare al sindaco Tiziana Sala. Documento nel quale si evidenzia, tra l'altro, appunto la necessità di non contemplare un'ulteriore diffusione delle strutture commerciali di medie dimensioni, fino a 2.500 metri quadrati, per tutelare i negozi di vicinato, che già abbastanza hanno patito la grande distribuzione in questi anni. E ancora, si punta il dito contro le tante aree di riconversione individuate nel pgt, aree dove oggi si trovano fabbricati produttivi non più attivi che potranno diventare residenze o appunto negozi di vicinato, bar o ristoranti. Osservazione appoggiata anche dal presidente cittadino di Confcommercio Ruggero Spinelli, che ha sottolineato come gli esercenti canturini abbiano retto l'onda d'urto della crisi – anche grazie alle iniziative messe in campo dal Comune – ma lamentando il fatto che troppo poco, per tutelare i piccoli esercizi, si sia fatto in passato, ponendo regole per normare l'aperta delle medie strutture. «Quelle regole ci sono – la replica dell'assessore al commercio Massimo Cappelletti – sono state messe nero su bianco un una delibera dell'ottobre del 2006 inviata anche alle associazioni di categoria e approvate definitivamente nel febbraio 2007 senza che ci sia stata fatta pervenire alcuna osservazione al riguardo».
Forse, butta là ironico Cappelletti, di questo regolamento ci si era dimenticati, visto che per alcuni anni, in verità, richieste in tal senso non ne erano arrivate. Fino a ora. Oggi, invece, nuovi supermercati ne stanno sorgendo due – a Fecchio e in corso Europa – e altri potrebbero arrivarne, per esempio si parla della ex Roncoroni. «I discount – ammette l'assessore – hanno attirato molto l'attenzione degli imprenditori. Si tratta però di un'offerta che in città mancava e che, a mio avviso, non si pone in competizione con i negozi di vicinato, quanto con la grande distribuzione». Rimandate al mittente, a Vittorio Spinelli del Partito democratico, le accuse di aver penalizzato il centro «perché tutto quello che abbiamo fatto, in termini di iniziative e manifestazioni, è sotto gli occhi di tutti».
Nel frattempo, i commercianti del centro esprimono la loro amarezza: «Non c'è bisogno di altri supermercati. Mentre noi siamo qui, con i problemi di parcheggi e viabilità che i futuri supermercati, grazie ai posteggi interni e alla posizione sulle strade principali, sicuramente non hanno».

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