Il ritorno dei Rockets. Con un live unplugged

I dischi del gruppo francese, milioni di copie vendute, tornano a nuova vita grazie a un'idea innovativa. I sette album della band sono stati raccolti in un box “Rockets - The Story”: per ognuno c'è anche un e-book. Ma non è tutto: il gruppo terrà presto un concerto acustico

La storia dei Rockets è il futuro della musica: i dischi del gruppo francese, pioniere dell'elettrorock supportato da impressionanti e indimenticabili trucchi scenici, milioni di copie vendute, tornano a nuova vita grazie a un'idea innovativa. I sette album della band sono stati raccolti in un box “Rockets - The Story”: per ognuno c'è anche un e-book con le informazioni relative, una vera e propria enciclopedia che va a integrare le informazioni del sito ufficiale www.rocketsland.net. Ne parliamo con Fabrice Quagliotti, tastierista italo-francese dei Rockets che da tempo risiede e lavora nel comasco.
Che sensazioni si provano riascoltando questi dischi?
Ah, ogni brano mi da delle emozioni. Ad esempio “Ideomatic” mi ricorda la realizzazione del video,  dipinti d'argento, pelati e vestiti da chirurghi. Abbiamo girato in un ospedale, siamo saliti in un ascensore, abbiamo sbagliato piano e... quando si sono aperte le porte i veri pazienti erano terrorizzati!
Il trucco, le teste rasate: essere un Rocket era un bell'impegno...
La gente pensa che registrassimo anche i dischi così ma, fortunatamente, non è vero. Però quando sono entrato in formazione, giusto in tempo per inventarmi il riff di “On the road again”, era nei patti. Mi sono comprato una parrucca per andare in giro ma era fastidiosissima.
Il concerto più bello?
Quelli belli sono stati tantissimi: fan in delirio, noi che volevamo sempre stupire tutti con le note ma anche con gli effetti speciali. Tutti volevano i nostri laser, i fumogeni, le bombe. Poi ce le hanno tirate davvero.
Come?
Al Palalido volava di tutto, bruciavano le auto. A Brescia non siamo neanche saliti, c'era un ordigno sotto il palco. A Torino abbiamo suonato con le guardie del corpo.
Decisamente altri tempi.
E oggi i Rockets sono ancora attivi...
Sì, c'è un nuovo disco pronto, ci stiamo lavorando da quattro anni ed è arrivato il momento. Ho ancora tante idee, anche inattese perché ora, , fortunatamente, posso permettermi di fare quello che più mi piace e mi diverte, come un concerto “unplugged”.
Unplugged? I Rockets?
Incroyable! Incredibile, vero? E invece lo faremo, allo Spazio Aurora di Rozzano il 10 dicembre. È un omaggio alle canzoni, proprio come questo box.

Alessio Brunialti

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