Cadorago, la pioggia non ferma
la tradizione di San Martino

La festa con la porchetta cucinata il sabato sera e le castagne preparate da un volenteroso gruppo di signore c'è stata comunque, nonostante il tempo uggioso

CADORAGO - Il sole non ha illuminato una domenica che più uggiosa di così non si può. La festa di San Martino con la porchetta cucinata il sabato sera e le castagne preparate da un volenteroso gruppo di signore  c'è stata comunque. Come da tradizione ultra-secolare. Se nei registri conservati presso l'Archivio Segreto Vaticano, datati 1295 – 1299, in cui si elencano tutte le decime che i presbiteri pagarono a Bonifacio VIII per finanziare guerre, la chiesa di Cadorago è menzionata solo come “Ecclesia de Cadorago”, nel 1598 il Vescovo Ninguarda in occasione della sua visita pastorale la cita con l'intitolazione di san Martino e sollecita il parroco a tenerla meglio. Dunque sicuramente da più di quattrocento anni i cadoraghesi venerano il loro patrono, San Martino Vescovo di Tours, conosciuto dal popolo per il suo atto di carità nell'aver donato parte del suo mantello a un mendicante e aver visto apparire di grazia il sole nell'uggiosità di novembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA