Como oggi passa al digitale
Ecco come non restare al buio

Facciamo nostro lo slogan ministeriale “Attenti al buio!”, ma davvero: oggi anche a Como città si spegne il segnale televisivo analogico e, dopo lo switch off di tanti comuni della provincia avvenuto tra il 2 e il 5 novembre scorsi, anche il capoluogo e le altre località rimaste fuori passeranno definitivamente al digitale. Niente panico: ecco un piccolo vademecum per non restare senza tv.

COMO Facciamo nostro lo slogan ministeriale “Attenti al buio!”, ma davvero: oggi anche a Como città si spegne il segnale televisivo analogico e, dopo lo switch off di tanti comuni della provincia avvenuto tra il 2 e il 5 novembre scorsi, anche il capoluogo e le altre località rimaste fuori passeranno definitivamente al digitale. Niente panico: ecco un piccolo vademecum per non restare senza tv.
Innanzitutto bisogna possedere un decoder digitale terrestre o un televisore che abbia questa funzione integrata: in tutta la Lombardia, dove il processo si completerà solo il 26 novembre, più del 60% degli utenti si è già attrezzato. Ricordiamo che gli over 65 con un reddito annuo pari o inferiore ai 10mila euro e in regola con il canone di abbonamento Rai possono usufruire di un contributo statale di 50 euro per l'acquisto di un decoder interattivo che va poi collegato con una presa scart. Dopo avere controllato bene tutti che tutti i cavi siano ben collegati si può procedere alla sintonizzazione automatica dei canali, un processo consigliato anche per chi è già passato al digitale perché alcune frequenze verranno riassegnate, un'operazione, questa, che è meglio compiere dopo le ore 10. Ma bisogna fare attenzione: qualora non si ricevesse nulla meglio spegnere tutto e riprovare dopo un'ora e, in ogni caso, più volte nel corso della giornata perché ci possono essere problemi legati ai lavori in corso. Anzi, è possibile che anche nei giorni successivi sia necessario ripetere questo procedimento. Se i problemi dovessero persistere dopo il 27 novembre potrebbe essere il caso di rivolgersi all'antennista: l'elenco di quelli che hanno sottoscritto il codice etico per evitare truffe è presente al sito www.decoder.comunicazioni.it/installatori.shtml. I problemi potrebbero essere causati da un decoder mal collegato oppure non conforme alle normative (sulla confezione sono indicati i parametri e anche l'approvazione certificata da parte delle emittenti) ma anche dall'antenna che potrebbe essere vecchia e in stato di cattiva manutenzione: è bene controllare anche il cavo che la collega all'interno del condominio o dell'abitazione. Infine ci potrebbero essere interferenze radio, oppure la mancata ricezione di alcuni programmi. Questo potrebbe verificarsi soprattutto nei comuni montani o in zone, come la Convalle, ai piedi di formazioni montuose: di norma se c'erano problemi di ricezione con il segnale analogico questi rimarranno anche con il digitale. Il consiglio è provare: se si ricevono pochi segnali è possibile amplificare il segnale ottimizzando l'impianto. Se, invece, non si dovesse vedere nulla è possibile che gli ostacoli naturali siano insormontabili e sia necessario rivolgersi a un sistema satellitare o Iptv (ovvero la tv via Internet). Detta così sembra che tutto possa peggiorare. In realtà con il digitale sono in arrivi nuovi canali (come Rai 5 che esordirà proprio il 26 novembre), la qualità audio e video sarà migliore e ci saranno  servizi interattivi.
Per tutte le domande e la risoluzione dei problemi il Ministero per le comunicazioni ha attivato il numero verde 800.022.000 (c'è anche l'800.111.555 di RaiWay) e il sito.
Alessio Brunialti

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