Regali per tutti spendendo poco
Pieno di sciarpe, guanti e bigiotteria

Caccia a regali speciali con piccoli prezzi. A questo puntano i comaschi per i regali. E tutti i negozi di Como si adeguando offrendo chicche per tutte le tasche. I clienti apprezzano e si scatenano con doni per parenti e amici

COMO «Allora, ricapitoliamo. Questo per la Fra, questo per la Nichi, questo per la Betta». Da Accesorize in via Vittorio Emanuele non ci si gira. Quando una bambina fa scoppiare un palloncino saltano tutti in aria. Ma un secondo dopo ricominciano a scegliere tra braccialettini, collanine, orecchi, sciarpe, copriorecchie, perle, mutandine con le ruche, con i cuori, con i ricami, con il pizzo, multicolor, con le scritte. Il negozio è stra pieno perché questo, più che mai, è l'anno dei piccoli regali, cose molto particolari che possano stupire senza spendere un capitale. Dovunque si vada, la risposta è sempre la stessa: «Si vende. Ma cercano tutti il prezzo».
«Va bene, molto bene - dicono da Accesorize - è stato un bel week end e speriamo prosegua». Alla Casa della Seta, sempre in via Vittorio Emanuele, dicono che sta andando bene e che in questo primo week end di dicembre con i negozi aperti la gente non ha solo guardato, ma anche acquistato.
«Comprano maglieria e abitini. Noi riusciamo a tenere i prezzi abbastanza bassi scegliendo cose non banali e la clientela apprezza - spiega Franca De Cesare -. Non è facile neanche per noi riuscire a trovare cose belle a prezzi giusti, ma il trend di quest'anno è questo. Non vogliono spendere tanto. Magari entrano per comperare un pensierino, poi dicono: bello, allora lo prendo anch'io». Uno dei prodotti più richiesti alla Casa della seta sono i guantini senza le dita. «Di quelli ne vendiamo in quantità, poi vanno molto le sciarpe, anche quelle più particolari con i pon pon. E per i piccoli regali piacciono tantissimo questi orologi a cipolla da mettere al collo. Funzionando benissimo e fanno anche da collana sui maglioni». Entra una signora e chiede un abito di maglia che ha visto due mesi prima. L'abito di maglia è finito. Perché i produttori, adesso, non fanno magazzino. Producono su domanda o quasi, seguendo l'andamento del mercato. Ed è questo il particolare che riesce a far tenere i prezzi più bassi mentre fino a qualche anno fa il magazzino faceva parte del lavoro. Ma fino a qualche anno fa la crisi non c'era e quindi si rischiava meno. Il commercio sta cambiando perché i clienti stanno cambiando. Ma la voglia di comperare rimane. Anche da Guess il week end è andato bene: «Vanno molto gli accessori - dice Flavia Seveso -. Le borse e gli orologi, in particolare gli orologi in questo periodo sono molto richiesti. Per l'abbigliamento, invece, si vendono jeans e piumini. Ma per i regali l'accessorio è senz'altro più richiesto». Anche qui si cerca il prodotto particolare, colorato, zebrato, di vernice, con catene o medagliette, rosa classico o nero rock, e si cerca di non stare in un prezzo non esagerato. La stessa tendenza che era stata indicata anche dagli altri commercianti. Come ha detto Karl Lagerfeld, «i ricchi sono pochissimi e i poveri sono tanti», quindi i peloni da duemila euro li comprano in tre, ma i braccialetti con la CC di Coco Chanel a 100 li acquistano tutti quelli che vogliono un souvenir del passaggio dalla boutique. Ecco, anche per gli altri, la linea è questa.«Ogni Natale va qualcosa di strano e nuovo - dicono alla Casa della seta -, un anno andavano le lamette per tenere le sciarpe, un altro le lampadine da tenere al collo. quest'anno l'orologio ma che ho visto ricomparire anche le lampadine». La caccia al regalo continua.
Anna Savini

© RIPRODUZIONE RISERVATA