Il popolo della protesta
Mille in piazza  a Como

Contro l'immagine della donna diffusa dalle Olgettine, le comasche sono scese in piazza. Tanti gli striscioni di protesta contro Berlusconi e il Rubygate con relativi invita al premier a dimettersi

COMO Circa cinquecento partecipanti all'ora convenuta, le 10.30 di un'uggiosa domenica mattina, quasi mille al momento di sciogliere il presidio. Un successo, per gli organizzatori, la manifestazione “Se non ora quando?” che ha visto riunirsi anche in città, come in 230 altre piazze italiane, donne ma anche uomini di ogni credo politico e di ogni estrazione sociale. Perché? Perché «Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni».E a Como, in maniera assolutamente pacifica, si sono trovate moltissime persone, per la maggior parte donne di tutte le età, ma anche numerosi uomini. Il tutto senza bandiere o riferimenti di partito, proprio per evitare strumentalizzazioni. Tanto che oltre ai leader della sinistra e dei sindacati ha fatto capolino anche l'assessore Sergio Gaddi (“ma solo per  curiosare”). “Alcune donne le conosco, quindi sono sicura che qui ci siano anche tante persone che votavano, e che magari continueranno a votare centrodestra, semplicemente stufe di assistere a questo scempio” dice una signora avvolta nella sciarpa bianca che caratterizza il presidio. Il tutto si chiude verso mezzogiorno, con una rappresentanza che decide di raggiungere Milano.
Domani sul giornale un ampio reportage

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