Box lager per rapaci a Lipomo
Denunciato medico di Menaggio

Operazione della polizia provinciale: gli animali erano tenuti in gabbiette piccole e sporche, alcuni sono diventati addirittura ciechi e dovranno essere abbattuti

LIPOMO - Gli agenti della polizia provinciale erano intervenuti per una segnalazione anonima per alcuni forti odori che provenivano da un garage: pensavano di trovare qualche gabbietta di canarino in cattive condizioni di mantenimento e si sono invece trovati di fronte a una sorta di box degli orrori, con 32 rapaci tenuti in condizioni igieniche terribili.
L'uomo che aveva in uso il garage, in una palazzina in via Poggio Belvedere a Lipomo, è stato denunciato in procura a Como per le ipoteisi di reato di maltrattamento di animali e furto venatorio: l'uomo, un medico dell'ospedale di Menaggio di 51 anni, non ha fornito spiegazioni agli agenti della sezione venatoria che si sono poi occupati delle bestie.
Alcuni rapaci, costretti a vivere in gabbiette piccole e sporchissime, sono diventati addirittura ciechi a seguito dell'ammoniaca sprigionata dalle loro stesse deiezioni, che hanno infiammato le cornee dei volatili. Gli animali ora si trovano al Cras, Centro regionale animali selvatici, di Vanzago (Milano) e, purtroppo, molti dovranno essere abbattuti per non farli soffrire ulteriormente.
Questo l'elenco degli animali ritrovati, tutti selvatici (e quindi protetti dalla legge): 3 cornacchie grigie, 1 taccola, 1 corvo imperiale, 4 gazze, 1 crociere, 6 gheppi, 2 civette, 1 volpe, 1 ghiandaia, 2 allocchi, 2 gufi comuni, 2 sparvieri, 5 poiane, 1 nibbio bruno e, infine, 1 coniglio bianco.
Ai rapaci, che provengono quasi certamente dai boschi delle nostre montagne, veniva comunque dato da mangiare tutti i giorni: il medico non risulta essere un cacciatore (non è iscritto a sezioni di cacciatori).
Per il legale del medico, l'accusa di maltrattamenti riguarderebbe solo 4 dei 32 animali, per i quali intendeva comunque trovare un'altra sistemazione a breve.
Guglielmo De Vita

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