Cantù: il 25 Aprile si onora
celebrandolo in "differita"

Soltanto nella giornata di sabato 7 maggio si sono svolte in città le manifestazioni ufficiali per ricordare la Liberazione d'Italia. Restano i valori ma anche commenti ironici. Al cippo commemorativo di piazza degli Alpini, la polizia locale ha spento un principio di contestazione

CANTU' - E' come festeggiare Natale al 7 gennaio». «Si sono dimenticati di girare il calendario». «Piuttosto che due settimane dopo, meglio lasciar perdere». Bastava sentire i commenti lungo viale Madonna, dove ha sfilato il corteo: le frasi sono state pronunciate da un barista, da un commerciante e da un sassofonista, arrivato anche per ascoltare gli inni partigiani proposti dalla banda Ranscett. Per qualcuno, la «stecca» sulle celebrazioni del 25 Aprile - quest'anno, la ricorrenza coincideva con la pasquetta - è firmata dal comune di Cantù. Soltanto sabato 7 maggio si sono svolte le manifestazioni ufficiali per ricordare la Liberazione d'Italia.
Al cippo commemorativo di piazza degli Alpini, la polizia locale ha spento un principio di contestazione. A un manifestante, che si è presentato con il tricolore decorato da alcuni messaggi di protesta - bandiera con alcune scritte contro la Lega Nord e a favore della Costituzione, esposta da Carmine Vaccaro, area centrosinistra - è stato chiesto di spostarsi dai gonfaloni comunali. Il sindaco Tiziana Sala ha iniziato il suo intervento con le motivazioni sullo slittamento dei festeggiamenti. Mentre il prevosto emerito don Lino Cerutti ha ricordato l'importanza non solo della Liberazione, ma anche del 150° dell'Unità d'Italia.
Il momento conclusivo al sacrario dei Caduti. «Abbiamo deciso di posticipare le celebrazioni di questa importantissima ricorrenza a oggi, 7 maggio, per una serie di ragioni che riteniamo importanti - ha detto il sindaco Sala -: innanzitutto, perché il 25 Aprile è caduto in un giorno particolare, quello del Lunedì di Pasqua, una delle più alte festività religiose. Scuole e associazioni, quindi, non potevano partecipare a questo importante evento. Altre manifestazioni erano state programmate nei giorni immediatamente seguenti a quelli del 25 Aprile, e non sarebbero stati tributati i giusti onori». Don Lino Cerutti, al termine della messa, ha voluto citare le parole del cardinale Angelo Bagnasco: «L'Unità d'Italia è un tesoro che è nel cuore di tutti».
Il 17 marzo, il sindaco della Lega Nord era stato fischiato per essere arrivato alla fine delle iniziative, organizzate non dal comune ma da un comitato di cittadini. Questa volta, la Sala c'era sin dall'inizio. Nessuna contestazione aperta ma, comunque, un clima non del tutto rilassato. Presenti alla mattinata anche alcuni sindaci dei paesi limitrofi, il cartello di associazioni di reduci e vittime della guerra, le scuole medie «Anzani» e «Turati». Tra le bandiere del Pd e di Sinistra Ecologia Libertà c'erano anche alcuni che, proprio il 25 aprile, si erano presentati comunque alla tomba dei partigiani. Si sono rivisti a due settimane dalla celebrazione autogestita.

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Eco di Bergamo Il 25 aprile a Cantù