Università, sede ultimata
in un quarto di secolo

In via Valleggio a Como è stato appena ultimato l'anello interrato di aule e laboratori a disposizione della facoltà di Scienze ed entro l'estate sarà finita anche la palazzina del chimici

COMO - L'anello di via Valleggio è pronto, gli studenti vanno già a lezione. Per ampliare l'università ci sono voluti 24 anni, un quarto di secolo, in media il tempo che impiega uno studente a nascere, crescere e laurearsi. Normali tempi per i lavori pubblici.
La soddisfazione per l'ultimazione però è grande, il rettore vicario Giorgio Conetti si dice impressionato: «Proprio ieri ho effettuato un accurato sopralluogo con i tecnici e l'interessato preside della facoltà di Scienze Stefano Serra Capizzano. L'esito è stato molto positivo. La struttura ampliata è operativa, nelle aule si fa lezione e per i laboratori sono già partite le offerte per l'appalto delle attrezzature. Sono rimasto impressionato, seguivo i lavori, ma vedere la struttura ultimata nella sua interezza rende l'idea dell'imponenza».
In effetti aule e corridoi splendono di bianco, in risalto il rosso delle porte e degli infissi. Il piano interrato è luminoso, forse merito delle coperture in vetro. Risalendo i gradini il piazzale è di rilievo architettonico, mattoni e colonnati lasciano intravedere uffici e aule. Qualche problema relativo a infiltrazioni d'acqua, comune a Como, non può rovinare la festa se il collaudo serve proprio a sistemare gli inconvenienti.
Restano da montare panche reclinabili ancora incellophanate, Comune e vigili del fuoco hanno già dato permessi e agibilità, gli uffici si sono da poco spostati da via Masia alla nuova sede. L'ufficio tasse e la segreteria studenti sono gli ultimi arrivati: martedì 8 novembre. Orientamento, diritto allo studio, placement e relazioni internazionali avevano già chiuso i battenti in via Masia il 24 ottobre per riaprire il 25 in Valleggio.
Conetti rilancia: «Valleggio è una struttura ormai all'avanguardia: meglio che Varese. Va detto, perchè in passato abbiamo subito critiche e senso di inferiorità. Ora invece abbiamo sedi di prestigio architettonico e ambientale al pari con le realtà migliori del paese. Negli anni abbiamo trovato soluzioni provvisorie e di emergenza, vero, ma bisognava cercare subito posti per studenti e professori. Restava però il disegno sapendo che non si poteva costruire l'università nuova in un attimo. I tempi per lavori pubblici e appalti sappiamo essere pesanti e difficili».
I tempi stimati invece per la realizzazione della palazzina dei chimici, che sta sorgendo proprio all'ingresso di via Valleggio, potrebbero essere agli sgoccioli. L'assessore provinciale con delega ai lavori pubblici, Pietro Cinquesanti, aveva ipotizzato il termine entro luglio 2012, ma adesso è anche più ottimista: «Sono già al secondo piano, per maggio giugno speriamo di sia conclusa». Il tempo alle volte viene scandito dagli appuntamenti elettorali. È un cubo di 3000 metri quadri che ospiterà didattica applicata, laboratori e ricerca, tutto destinato alla Chimica.
«Vorrei condividere l'ottimismo dell'assessore», risponde ancora Conetti, «in effetti non c'è ragione di temere rallentamenti. Verificato l'impegno al completamento partiranno in anticipo le gare per la fornitura dell'attrezzatura. Prima si fa meglio è, siccome ragiono con prudenza direi che entro l'anno prossimo tutto sarà pronto. Il completamento della palazzina renderà la nostra università ancor più all'avanguardia».
Sergio Baccilieri

Su "La Provincia" in edicola oggi (10 novembre 2011) due pagine speciali dedicate all'università

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