Proprietari di casa all'attacco
Dimezzare l'Ici sulla prima casa

La casa anche a Como paga uno dei prezzi più alti alla manovra del Governo Monti: la nuova imposta sugli immobili, Imu, già dal 2012, segna un aumento del 50% rispetto all'Ici, abolita nel 2007 sull'abitazione principale. E dell'80% sugli altri edifici. Da qui la richiesta: abbassatela

COMO La casa paga uno dei prezzi più alti alla manovra del Governo Monti: la nuova imposta sugli immobili, Imu, già dal 2012, segna un aumento del 50% rispetto all'Ici, abolita nel 2007 sull'abitazione principale. E dell'80% sugli altri edifici.
L'associazione della proprietà edilizia - Confedilizia di Como ha effettuato diverse simulazioni su casi concreti e la più significativa è sulla prima casa che appartiene al 75% dei comaschi, 80mila abitazioni su 110mila. Di fronte ai risultati, ancorché teorici, poiché non considerano le singole situazioni e le relative detrazioni, il presidente, Claudio Bocchietti (nella foto) ha predisposto una lettera da inviare al Comune, perché utilizzi la leva di cui dispone: l'applicazione di aliquote minime, per salvaguardare i piccoli proprietari e le famiglie in difficoltà. Ma, in generale, per alleggerire la fiscalità sulla casa, primo ed unico patrimonio per 7-8 comaschi su 10. La lettera è all'esame del consiglio.
L'aliquota base per l'abitazione principale è dello 0,4% ed è modificabile dal Comune in aumento o in diminuzione sino a 0,2 punti percentuali. In pratica la richiesta è di dimezzarla. «Anche la deduzione di 200 euro per tutti - sottolinea l'avvocato Bocchietti - è aumentabile dal Comune a determinate condizioni. La manovra del Governo introduce la detrazione di 50 euro per figlio, ma va considerato che l'aliquota dello 0,4% e la medesima detrazione si applicano anche alle abitazioni di coniugi separati e se il Comune lo prevede, anche alle abitazioni di anziani o disabili ricoverati in istituto. Noi chiediamo che il Comune non consideri la prima casa come fonte indiscriminata di gettito».

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