Appiano Gentile, brucia bene
il pallone di Santo Stefano

Tanti appianesi hanno partecipato oggi in chiesa al tradizionale rogo di buon auspicio per l'anno nuovo

APPIANO GENTILE Un 2012 sereno e positivo per gli appianesi. Stando almeno alle «previsioni» indicate dall'incendio del pallone di Santo Stefano. Tradizione che anche ieri si è rinnovata nella ricorrenza della festa patronale, nel corso della solenne messa presieduta dal vicario episcopale monsignor Luigi Stucchi.

Un rito popolare carico di aspettative per il nuovo anno, cui hanno assistito parecchi appianesi. Il pallone ha preso fuoco subito ed è bruciato con regolarità. La fiamma, alta e diritta, non è stata disturbata da lembi ai lati, altrettanto lineare lo spegnimento. Sennonché, quando ormai il fuoco si era esaurito, in alto al pallone - già bruciato e ridotto a uno scheletro - è rimasta una residua fiammella che ha continuato ad ardere per almeno sei - sette minuti. Strano «segnale», tanto più curioso da interpretare, magari in chiave elettorale, in vista delle elezioni di primavera per il rinnovo del consiglio comunale. Alla solenne messa - concelebrata con il prevosto don Giuseppe Conti e diversi altri sacerdoti - hanno partecipato le principali autorità militari e civili, a cominciare dai sindaci di Appiano (Gianni Clerici) e di Veniano (Elio Rimoldi), polizia locale e vigili del fuoco.

La presenza del Corpo musicale appianese, della Corale San Francesco e della Confraternita del Santissimo Sacramento ha reso ancora più solenne la celebrazione, iniziata con la tradizionale processione dalla chiesa della Fontana alla parrocchiale. Al termine, scambio di auguri nella sede dei pensionati.

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Eco di Bergamo Appiano, Santo Stefano