Gelo, stangata sulle bollette
Più 15% di riscaldamento

Ogni grado al di sotto dello zero comporta un aumento dei consumi delle caldaie del 10-15% in più per mantenere all'interno una temperatura media di 20 gradi, quindi la prossima bolletta avrà i segni di questa fatica.

COMO Non è solo un problema delle vecchie stufe o dei vecchi impianti. Più il termometro va sottozero, meno è la resa dei riscaldamenti. Perciò se fino a un mese fa il calorifero portava la casa a temperatura e poi si fermava, ora va senza sosta e la temperatura stabilita - fossero anche 18 gradi - è difficile da raggiungere.
Morale:  visto che ogni grado al di sotto dello zero, infatti, comporta un aumento dei consumi delle caldaie del 10-15% in più per mantenere all'interno una temperatura media di 20 gradi, la prossima bolletta avrà i segni di questa fatica.
Lo dice Umberto d'Alessandro, presidente Acsm Agam: «Quando fa più freddo incassiamo di più, questo è un dato di fatto. È evidente che quando si abbassano le temperature il delta termico aumenta e quindi per portare il clima giusto nelle case i riscaldamenti hanno bisogno di più energia». Alla fine del mese ci potrebbero essere differenze anche di 50 o cento euro, anche se D'Alessandro si limita a ipotizzare bollette più care «del 10-15 per cento rispetto al solito anche perché ci sono differenze tra i tipi di impianti, la grandezza delle case, la presenza o meno di cappotto termico attorno agli edifici che mantiene il calore».

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