Mister milione di Solbiate
Un uomo dalla doppia vita

L'uomo fermato a Bizzarone con il tesoro: «Non so a chi appartengano le banconote»

UGGIATE TREVANO È se possibile ancora più fitto il mistero del fermo di Luca Brunelli, l'operaio di 40 anni di Solbiate, sorpreso a ridosso del valico di Bizzarone con un milione di euro in banconote da 200 nascosto nel cruscotto dell'auto (le foto qui accanto spiegano bene la diabolica trovata). È ancora più fitto per almeno una ragione.
E cioè che, a differenza di quanto emerso in un primo momento, sembra che i finanzieri lo abbiano fermato mentre rientrava dalla Svizzera e non già mentre cercava di entrarci.

Non si capisce, visto il mutismo imbarazzato ma totale opposto alle fiamme gialle che gli smontavano la macchina, néper conto di chi stesse viaggiando né, d'altra parte, perché stesse rientrando da oltre confine. Qualche domanda è lecito porsela anche sul contesto, su un fermo per eccesso di velocità e sui sospetti che, visto l'epilogo, Brunelli avrebbe subito suscitato nei finanzieri. Alcuni dettagli dell'operazione richiamano da vicino un'analoga e articolatissima inchiesta risalente al biennio 2004 - 2005, quando la Procura della Repubblica di Como smantellò una organizzazione di spalloni di valuta che esportavano somme di denaro verso i forzieri luganesi e ginevrini.

Di sicuro, il fermo innesca una indagine che si preannuncia lunga. Il primo obiettivo sarà quello i capire la provenienza e la destinazione del denaro, detto che gli inquirenti ritengono improbabile che l'autista dell'Audi ne fosse il titolare. Il primo passo è stato il sequestro della somma. Brunelli è indagato per «infedele dichiarazione», reato che ha consentito agli inquirenti di sequestrare la somma, seguendo modalità diverse da quelle che si applicano generalmente nei confronti di quanti vengano sorpresi ai valichi con somme di denaro eccedenti la franchigia di ventimila euro. La legge, in questi casi, prevede la confisca, a titolo di sanzione, del 40%dell'importo, ovviamente al netto della franchigia. Si vedrà nei prossimi giorni. Di sicuro, la Procura chiederà di interrogare l'insospettabile operaio. Che se fosse anche l'inventore del nascondiglio utilizzato per stivare il denaro (vedasi il video pubblicato sul sito laprovinciadicomo. it), avrebbe davvero qualità degne del migliore Archimede.

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