Como, guerra al mercato
contro i contadini a km zero

Paura della concorrenza e gli storici inquilini del mercato coperto di via Mentana chiedono il numero chiuso

COMO Arrivano venti nuovi agricoltori a km zero. E chi lavora al mercato ha paura di essere messo all'angolo anche se è qui da una vita. I 44 operatori del mercato coperto che hanno alle spalle anni di storia, si sentono minacciati dai 15-20 produttori a chilometro zero sostenuti dalla comunità europea e da amministrazione provinciale, Comune, Camera di Commercio e comunità europea con 210mila euro. Arriveranno anche loro, nei padiglioni di via Mentana, grazie a un finanziamento italo-svizzero destinato al progetto chilometro zero.

«Il problema è che avranno i tappeti rossi, il banco e la bilancia già pagato, l'esenzione da obblighi fiscali e soprattutto un padiglione rimesso a nuovo apposta per loro», si sono lamentati Angelo Basilico direttore di Confesercenti Como e il segretario Gianfranco Franchi. Non solo: «Senza controlli nessuno potrà assicurarci che finito quel 20 per cento di insalata coltivata nel loro orto, venderanno anche prodotti che di chilometro zero hanno ben poco».

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