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Sabato 17 Marzo 2012
Imu, le imprese fanno i conti
Una batosta da 29 milioni
Già la prevista aliquota minima Imu del 7,6 per mille si trasformerà in un salasso, o giù di lì, per le attività produttive.
Stando alle elaborazioni fatte dall'osservatorio di Confartigianato Lombardia, il prelievo aggiuntivo rispetto a quanto già incassato oggi con l'Ici, su scala provinciale, sarà nell'ordine dei 29,1 milioni di euro (10,6 milioni di euro in provincia di Lecco).
Stando alle elaborazioni fatte dall'osservatorio di Confartigianato Lombardia, il prelievo aggiuntivo rispetto a quanto già incassato oggi con l'Ici, su scala provinciale, sarà nell'ordine dei 29,1 milioni di euro (10,6 milioni di euro in provincia di Lecco). Cifra che salirebbe a 63,6 milioni nel caso di applicazione dell'aliquota del 10,6 per mille. Un monte di non poco conto perché proviene direttamente dai bilanci delle imprese, di per sé non certo floridi.
«L'aumento che si prospetta per ogni capannone - spiega il vice presidente di Confartigianato Como Federico Costa - è valutabile nel 141%. Questo, qualora i comuni applicassero l'aliquota minima. Se invece dovessero decidere di appesantirla, a quel punto per molte imprese sarebbe davvero dura».
Per evitare il tracollo, i vertici dell'associazione di viale Roosevelt hanno deciso di rivolgersi direttamente ai sindaci comaschi, inviando in ogni municipio una lettera per rappresentare i timori, legittimi, d'un comparto che faticherebbe a reggere l'urto del calo d'affari seguito alla crisi in presenza di ulteriori appesantimenti tributari. La certezza del 7,6 per mille, di per sé, pesa. «Una contraddizione», spiega Costa, equiparare immobili a uso produttivo a seconde case. Ancor più la prospettiva di ipotetici appesantimenti stabiliti dai singoli consigli comunali. A quel punto, oltre al danno si verificherebbe l'autentica beffa.
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