Como, il Cassa Sport
chiude dopo 50 anni

La crisi si fa sentire, troppa dispersione, costi insostenibili. Lettera a tutti i clienti: grazie e speriamo in un arrivederci

COMO Era il 2 aprile del 1962 quando in una bottega di via Castellini in zona caserme, Bruno Cassa e la moglie Antonietta aprivano il loro primo negozio di articoli sportivi. Il signor Bruno è noto in città perché l'anno successivo stabilì il record del km lanciato e nel 1968 ha stabilito il record di sci nautico. Una famiglia, i Cassa, che lo sport l'ha sempre avuto nel sangue.
«In questi 50 anni - spiegano Corrado e Cristiano Cassa, che gestiscono il negozio di via Garibaldi con la mamma - siamo passati per vere e proprie ere sportive e e anche per diverse sedi, con la consapevolezza che per crescere avevamo la necessità di avvicinarci sempre più al centro». Dalla prima bottega di via Castellini l'attività si era spostata prima all'angolo tra via Mentana e via Morazzone. «Lì - aggiunge Corrado - avevamo cercato di unire la vendita di articoli sportivi ai servizi. Oltre al negozio avevamo infatti anche tre campi da squash. L'idea ha funzionato tanto è vero che da via Mentana ci siamo poi spostati in via Giulini dove avevamo il negozio con annessa una palestra fino al 2002. Poi siamo arrivati qui in via Garibaldi dove abbiamo abbandonato la palestra».
Nel negozio di via Garibaldi da pochi giorni è stata avviata la liquidazione totale e, entro settembre, la saracinesca verrà chiusa definitivamente. «Chiudiamo - spiega ancora Corrado Cassa - per tanti motivi. Innanzitutto abbiamo difficoltà nel sostenere i costi che ormai sono insostenibili. Gli anni 2010 e 2011, dal punto di vista economico, sono stati pesanti. Trincerarsi dietro la parola "crisi" sembra facile, ma è la verità. I clienti hanno necessità che nel nostro settore sono sempre più difficili da sostenere e poi c'è troppa dispersione.

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