Rovellasca, in ospedale
per colpa di un tombino

Una donna inciampa e cade a terra fratturandosi un braccio tra le vie Volta e Navaione. Per Occhipinti non è un caso isolato e segnala marciapidi sconnessi anche in altre zone del paese

ROVELLASCA - Finisce in ospedale per colpa del marciapiede sconnesso.
«Ero appena scesa dall'auto, ho inciampato in un tombino sul marciapiede e sono caduta per terra, oltre a riportare una frattura all'avambraccio, ho rischiato di sbattere la testa contro il contatore che c'è lì vicino».
Così Anna Fiuto, racconta la disavventura che le è capitata nella serata di sabato scorso sotto casa, via Volta e via del Navaione.

«Il marciapiede è proprio disastrato - prosegue - e il Comune debba far subito qualcosa, provvedendo per prima cosa a mettere un cartello, almeno per avvisare i passanti di fare la massima attenzione perché il passaggio è sconnesso e quindi particolarmente pericoloso».

«Dopo l'incidente, sono stata portata subito in ospedale e sottoposta ad un'operazione chirurgica durate tre ore, mi hanno poi dimesso martedì scorso. Da quel che mi è stato detto, nell'avambraccio mi sono stati messi dodici bulloni, due placche ed un chiodo.Faremo sicuramente causa per danni al Comune, speriamo  comunque che nel frattempo chi di dovere intervenga per evitare il ripetersi di altri incidenti del genere e per mettere in sicurezza  tutta la zona».

«Non è una situazione isolata, ad esempio in via Mezzanella, ci sono punti pericolosi che necessitano di urgenti manutenzioni - sottolinea Santo Occhipinti (Idv) - per intervenire il più rapidamente possibile, il Comune potrebbe pensare di utilizzare i lavoratori socialmente utili per rimettere in sesto le zone dove ci sono i problemi maggiori»

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