Degrado ai giardini a lago
Il Comune: non c'è un soldo

Il sindaco: "Casse vuote, il progtto da 1,3 milioni di euro resta fermo". E l'assessore Gerosa si appella ai privati. Il Pdl: "Presenza fissa delle forze dell'ordine"

COMO - Non ci sono i soldi per un progetto complessivo di sistemazione dei giardini a lago, dove, come ha denunciato la foto pubblicata su "La Provincia" di venerdì, ci si inietta eroina in pieno giorno. Lo dice il sindaco Mario Lucini, lo dice l'assessore ai Parchi e giardini Daniela Gerosa. L'unica strada percorrribile per ridurre il degrado è quella di «una manutenzione puntuale sui singoli aspetti».
Il progetto messo in cantiere dall'ex assessore Diego Peverelli prevedeva la creazione di una maxi area gioco con tanto di galeone e spazi verdi per un importo complessivo (suddiviso in lotti) di un milione e 300mila euro. «In questo momento - aggiunge Lucini - possiamo intervenire con piccoli interventi mirati». E Gerosa si appella ai privati: «Il problema è che non abbiamo soldi e se ci fossero privati disponibili ad intervenire direttamente siamo e sono a disposizione».
La droga in pieno giorno ai giardini fa riesplodere il tema sicurezza. Il consigliere del Pdl Marco Butti torna a chiedere un presidio fisso delle forze dell'ordine: «Alla luce di quanto accade ormai quotidianamente con spaccio e consumo di droga, aggressioni a turiste e non solo, rinnoviamo ancora una volta l'invito al sindaco volto ad un suo un impegno diretto nel Comitato di Sicurezza istituito presso la Prefettura di Como: a nostro giudizio è fondamentale richiedere un immediato intervento finalizzato a garantire una presenza costante delle forze dell'ordine nell'area».
Dal canto suo ieri il sindaco ha detto: «Parlerei di un problema di degrado più che di sicurezza. Le forze dell'ordine stanno avendo un'attenzione particolare, la zona non può essere militarizzata».

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