Ponte Lambro, preghiere e digiuni
per salvare Villa Guaita

PONTE LAMBRO Preghiera e due giorni di digiuno. È questa la ricetta individuata dal parroco, don Stefano Dolci, per favorire il trasferimento di quaranta anziani dalla casa di riposo Villa Guaita alla nuova casa di riposo Karol Wojtyla. Un trasloco continuamente rimandato in attesa che le parti in causa trovino un accordo.

La prossima riunione tra i sindacati, Asgas, la società comunale che gestisce la vecchia struttura, e la cooperativa Est Servizi, il gruppo che ha costruito la nuova casa di riposo, si terrà venerdì dalle 17.

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